28 Gennaio 2013
Una commediola che è ben povera cosa. Il che è un peccato vista l’originalità, diciamo così, dei protagonisti, che per una volta non sono splendidi, sexy e brillanti, ma sudano letteralmente sette camicie prima di riuscire a rivolgere la parola a qualcuno, sono terrorizzati dal contatto umano e insomma devono fare i conti con una timidezza paralizzante. La mia simpatia per gli ‘emotivi anonimi’ è indiscussa, però tutto il resto non vale granché.
Poi che noia il solito pretesto del cioccolato a condire la storia d’amore.
Recensione da Oscar
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