Recensione su Elegia americana

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Elegia americana
Regia:

Il trucco non basta / 25 Gennaio 2021 in Elegia americana

Dramma familiare che emerge a momenti e condiziona i destini di tre generazioni, nel circolo vizioso del provincialismo e della rassegnazione.

Il genere, che frequento spesso e volentieri, del “ritorno al paesello” qui trova una variante meno nostalgica e più esistenziale: non già la conclusione di un passato lasciato in sospeso ma il tentativo di integrarlo nel presente e nel futuro senza soluzione di continuità.

L’impresa è titanica, e se quella integrazione si realizzerà mai non potrà nascondere le cicatrici né dimenticare il dolore.

È una cronaca di tante piccole epifanie nate da flashback traumatici e momenti risolutivi di empatia: tanti rapidi picchi fra battiti regolari, come un elettrocardiogramma. Un resoconto necessariamente terapeutico per l’autore J.D. Vance.

Le interpreti della madre e della nonna del protagonista, Amy Adams e Glenn Close, si caricano di trucchi prostetici per incarnare due donne dall’aspetto esuberante sotto il quale si nasconde una vita di stenti e di resilienza, che è quanto l’autore ha sentito il bisogno di recuperare e celebrare nella sua Elegia, più famigliare che “americana”.

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