Recensione su Elegia americana

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Elegia americana
Regia:

Film ingiustamente stroncato dalla critica / 25 Novembre 2020 in Elegia americana

Ho appena terminato la visione di questo film, Elegia Americana. Elegia…
Sono rimasto colpito da questo film sin da quando ho letto questa parola nel titolo, parola che non avevo mai né sentito né letto prima di allora. Perciò incuriosito e stimolato da questo nuovo termine, e dalla presenza di Amy Adams nel cast in una veste nuova e diversa dal solito, ho avviato il film in prima visione al giorno di lancio su Netflix (cosa che non faccio poi così spesso).
E cosa vi devo dire, mi è piaciuto. Mi è piaciuto molto perché vi ho trovato una recitazione ad alti livelli da parte di tutto il cast, senza alcuna eccezione, con una Haley Bennett che ha dato prova di avere un potenziale in crescita, una Amy Adams che non fa che riconfermarsi film dopo film (e continuo a credere che sarebbe stata una perfetta Tonya Harding nel film Tonya. Più di Margot). Di altrettanta bravura sono stati i due attori che hanno interpretato il ruolo di J.D Vance, Owen Asztalos da giovane (davvero molto bravo), e Gabriel Basso da grande. Ma soprattutto nel cast spicca una eccezionale Glenn Close, la quale per questa interpretazione meriterebbe un’oscar alla migliore attrice non protagonista per questo film, e che mi ha ricordato per questo, in fatto di somiglianza al personaggio e bravura nell’interpretarlo, Allison Janney quando ha interpretato la madre di Tonya Harding qualche anno fa vincendo l’Oscar per quella interpretazione.

Sono rimasto stupito nel sapere che questo film è stato ampiamente criticato, in maniera molto ma molto pesante dalla critica. Davvero, totalmente demolito ingiustamente, definito come uno dei peggiori film mai girati, e il punto più basso della carriera di Ron Howard.
Diamine, certo che i critici sono davvero persone crudeli e dalla mente oscura e incomprensibile. Li ho visti innalzare opere piatte, piene di stereotipi e infarcite di politicamente corretto per poi demolire film come questo che non meritavano tanto astio. Sono anche rimasto stupito nell’entrare su nientepopcorn.it e vedere che c’è chi ha dato addirittura 4 a questo film.
Ad essere onesto non comprendo il perché questo film sia stato tanto criticato così negativamente. Forse deve essermi sfuggito qualcosa? Bah sarà… per me la critica ha sempre avuto scarsa importanza, soprattutto quella specializzata e di chi la fa per lavoro. Non mi sono mai fidato di chi per mestiere critica il lavoro altrui, innalzandolo o demolendolo. I pareri personali senza impegno sono sempre ben accetti, una cosa può piacere e non piacere, ma chi per mestiere si crede di poter esprimere oggettivamente un parere soggettivo criticando il lavoro e gli sforzi altrui, senza alzare nemmeno un dito e forse senza la capacità di farlo, traendo profitto e meriti per questo, non so, parere personale, ma per me trova il tempo che trova e non ha le mie attenzioni.

Comunque tornando alla pellicola, Elegia Americana è un buon film che fa riflettere sulla società che ci circonda e sulla vita personale della nostra e degli altri, spingendoci in qualche modo a essere persone migliori. È stata una sorpresa sapere che questo film è tratto da una storia vera da una autobiografia best-seller. Per quasi due ore ho creduto fosse una storia inventata con fondamenta verosimili, ma sapere che è una storia vera è stato un valore aggiunto che non ha fatto altro che farmi apprezzare ancora di più questo film.

Voto: 7½

Questa volta Netflix c’ha azzeccato. Guardatelo!

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