Election

Black comedy decisamente riuscita che si prende gioco in modo cinico e dissacrante (in pieno stile American Beauty) della società politically correct, e lo fa mettendo a fuoco le vicende di una normalissima high school, microcosmo popolato da professori fedifraghi e studentesse arriviste, traendone una divertente parabola sulla politica e i suoi giochi di potere.
Dirige Alexander Payne, che qualche anno dopo darà alla luce il più noto e acclamato Sideways.
Timidamente elogiato dalla critica e ingiustamente snobbato dal pubblico, specie in Italia, merita senz’altro la visione.

Ripercorro a random la sua filmografia e non smette di stupirmi; di film in film, Payne sta guadagnando posizioni nel manipolo dei miei registi preferiti.
Questa commedia potrebbe essere drammaticamente bollata a priori come uno dei tanti college movies demenziali, vista anche la presenza di un campione del genere quale Matthew Broderick. E invece questo film oltre a essere molto divertente è una fantastica parabola della competitività, una specie di scanzonata – a tratti amarognola – allegoria della politica, in cui pure faccia-da-bimbo Broderick fa il suo bel figurone in un ruolo assolutamente congeniale. La Whiterspoon è efficacemente odiosa, Jessica Campbell pareva davvero promettente, il suo personaggio è tra i pezzi forti del film. Se vi si presenta l’occasione, non perdetevelo.