peccato / 24 Agosto 2019 in El Libro de Piedra

Poteva essere una ottima ghost story, (vagamente ispirata a Giro di Vite), gli ingredienti ci sono tutti: una signora viene assunta come istitutrice per una bambina che vive in una casa isolata e che gioca sempre con un amico immaginario, guarda caso rappresentato in una statua nel fondo del giardino. La servitù sospetta qualcosa di strano legato alla stregoneria mentre il padre che si è risposato da poco con una giovane pensa semplicemente a un disturbo mentale. Solo un amico di famiglia aiuta la donna nelle indagini per scoprire chi sia veramente questo amico immaginario.
Peccato che il regista non abbia saputo creare la giusta atmosfera se non proprio di paura almeno di inquietudine derivante dall’incertezza di fronte a varie situazioni. Anche la classica camminata nel buio dopo che le luci si sono spente improvvisamente sembra una semplice sequenza di raccordo. Davvero un gran peccato.

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