Crimini di famiglia / 2 Settembre 2016 in Il Clan

Grande interpretazione di Guillermo Francella, uno dei migliori attori del panorama sudamericano, qui nei panni di un piccolo boss di famiglia spietato, glaciale, in qualche modo pure affettuoso nei confronti dei figli e della moglie. Il film si inserisce temporalmente negli ultimi scampoli di un contesto storico particolarmente violento della recente storia argentina, i tragici anni del regime Videla e dei desaparecidos, in cui la “malavita autorizzata” poteva colpire impunemente grazie alla pesante copertura della politica. Il capofamiglia Archimedes Puccio viene affiancato dal figlio Alex, stella del rugby, complice che vive intimamente il suo senso di colpa senza mai riuscire a ribellarsi alla logica criminale.
Tratto da una storia vera, il film regge su una fotografia molto intensa, con colori accentuati e vintage, e su alcune sequenze dinamiche come quella dell’irruzione della polizia davvero eccellenti.
Una nota sulla colonna sonora: ottima selezione di pezzi garage e roots, ma la soundtrack appare un po’ random, legata probabilmente ai gusti del regista, quindi vagamente artificiale rispetto al contesto della storia.

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