Recensione su Edge of Tomorrow - Senza domani

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Edge of Tomorrow - Senza domani
Regia:

3 Gennaio 2015

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

La versione fantascientifica (o dovrei dire più fantascientifica?) di Ricomincio da capo (Groundhog Day) di Harold Ramis. Meno ironico e lieve dell’originale, e più automatico, tanto da somigliare a un videogioco che si ripete incessantemente, con livelli via via crescenti di abilità (cosa alla quale in effetti paiono alludere i titoli di coda). Tom Cruise è ovviamente lontano mille miglia in bravura da Bill Murray; Emily Blunt è seducente nella veste di donna guerriero, ma il personaggio che interpreta non è simpaticissimo. C’è anche qualche incongruenza di troppo: Tom Cruise si risveglia ogni volta con la stessa memoria e lo stesso sangue (misto a quello alieno): basta infatti una trasfusione a fargli perdere i suoi poteri; ma non si risveglia – naturalmente – con le stesse ferite. Inoltre alla fine del film, la vittoria sugli alieni sembra avvenire prima degli eventi che l’hanno determinata. Ma ci si diverte, e l’interesse per una vicenda che incarna il sogno di ricominciare la vita da capo con la saggezza acquisita con l’esperienza è lo stesso che si prova per il film di Ramis. Il film induce anche a porsi qualche domanda filosofica non banale: si può dire, e in che senso, che Rita muoia ogni volta?
Unico inconveniente, almeno per me: avevo visto troppe volte i trailer, e quando alla fine ho visto il film ho avuto come l’impressione di averlo già guardato molte, moltissime volte…

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