Recensione su Ed Wood

/ 19947.4362 voti
Ed Wood
Regia:

Nel fantastico mondo di Ed. / 25 Luglio 2013 in Ed Wood

Uno dei registi di maggior talento di Hollywood dirige un film sul peggior regista non solo di Hollywood ma, presumibilmente, di tutti i tempi. Tim Burton si cimenta in un film semi biografico, realizzando quello che non è solo un film romantico, poetico ed esilarante ma anche il miglior film della sua carriera. Bizzarro, un inno al regista più raffazzonato di sempre diviene, per pura magia, anche il film meglio riuscito e più sentito di un regista che di raffazzonato non ha proprio nulla. “Ed Wood”, personaggio sui generis, ottimista, folle, imbonitore e innamorato della settima arte è il protagonista assoluto di questa pellicola la quale è, come si diceva prima, un sentito omaggio all’arte d’arrangiarsi (nota nel nostro bel paese), al cinema di serie b e ai suoi autori o mestieranti, i quali un pò maldestramente, ma con autentica genuinità, provano a realizzare dei film, visti attraverso i loro occhi quali autentici capolavori. Perennemente ai margini di Hollywood e delle grosse produzioni, da lui sempre ambite, Ed Wood si barcamena fra piccole case di produzione, improvvisate quanto lui e storielle horror/fantascientifiche , da lui stesso scritte, al limite della follia umana, illogiche, pedanti, pacchiane, per le quali si batte con estremo vigore e incredibile amore. Un romantico, appassionato e tenace uomo descritto con vera passione da Burton il quale, sapendo di girare un film su un personaggio particolarmente privo di talento, si concentra non tanto sui suoi discutibili “capolavori” ma, appunto, sull’uomo, su Ed, sul suo amore per la vita e per il suo lavoro, sulla sua cocciutaggine, sul suo concetto di cinema che seppur privo di guizzi, mezzi e capacità, porta con sè quella purezza che solo un poeta potrebbe trasmettere. Fantastici tutti i personaggi che fanno da contorno allo stralunato mondo di Ed, su tutti il sublime Bela Lugosi di Martin Landau, un’interpretazione commovente, sentita, estremamente efficace che rispecchia perfettamente il declino di un grande divo degli anni che furono, quando l’horror era magia e Dracula ne era lo stregone supremo. Landau disegna un personaggio decadente e mitico, mostrando il dolore per la sua ormai sempre meno riconosciuta centralità nel mondo del cinema. Un vero attore, un divo, “salvato” dal regista peggiore di tutti i tempi. Favolosi anche Bill Murray, Sarah Jessica Parker e Jeffrey Jones, personaggi si di contorno, ma indimenticabili e squisitamente giusti. Un film memorabile, un cinema massiccio, d’autore anche se non sembra affatto.

Lascia un commento