Recensione su È stato il figlio

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Voce di vecchia. / 19 Maggio 2014 in È stato il figlio

Ad eccezione di tutte le prove attoriali, in egual misura eccellenti, di coloriti dettagli d’ambiente (sogno o son desta, o nella scena in cui Servillo canta, al cantiere navale, cita velatamente un certo Dancer in the Dark di Von Trier?) e di una bella fotografia, questa prova “in solitaria” di Ciprì (di cui, peraltro, finora, conoscevo solo Cinico TV) non mi ha affatto convinta: racconto esploso, eccessivamente episodico, con quadri narrativi indipendenti tra loro, fastidiosamente slegati.
La sequenza finale, però, con l’exploit della nonnetta, è quasi da antologia.

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