È nata una star?

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È nata una star?

Fausto e Lucia non sono al corrente delle particolari doti del figlio Marco. Lo apprendono il giorno in cui viene loro recapitato da un'amica di famiglia un dvd molto particolare: si tratta di una pellicola pornografica in cui il protagonista è il loro ragazzo, dall'invidiabile e non comune prestanza fisica. La scoperta della nuova carriera che intende intraprendere Marco getterà nello scompiglio le loro vite e quelle delle persone vicine, in un vorticoso susseguirsi di gag comiche.
Anonimo ha scritto questa trama

Titolo Originale: È nata una star?
Attori principali: Luciana Littizzetto, Rocco Papaleo, Pietro Castellitto, Michela Cescon, Antonino Bruschetta, Gisella Burinato, Fausto Maria Sciarappa, Cristina Odasso, Valeria Milillo, Alice Torriani, Christian Burruano, Giovanni Esposito, Tatiana Lepore, Pierluigi Ferrero, Giacomo Lazotti, Antonio Zavatteri, Mostra tutti

Regia: Lucio Pellegrini
Sceneggiatura/Autore: Michele Pellegrini, Massimo Gaudioso, Lucio Pellegrini
Colonna sonora: Gabriele Roberto, Brunori Sas
Fotografia: Gian Enrico Bianchi
Costumi: Silvia Nebiolo, Cristina Audisio
Produttore: Beppe Caschetto, Rita Rognoni
Produzione: Italia
Genere: Commedia
Durata: 95 minuti

Dove vedere in streaming È nata una star?

6 Ottobre 2013 in È nata una star?

L’idea di base è divertente, ma per nulla sostenuta da una sceneggiatura adeguata.
Si ha come l’impressione, una volta “scoperto il misfatto”, che non sappia dove andare, impelagandosi in continui giri a vuoto. Si arena, senza riuscire ad incanalarsi nei giusti binari.
Invece di restare fedele, per esempio, al fulcro della trama, magari dando vita a simpatici siparietti dovuti all’irrompere della nuova vocazione del figlio nella quotidianità familiare, il film si trasforma in una sorta di grottesco investigativo, con i genitori impegnati a scoprire da chi, geneticamente parlando, il figliolo possa aver ereditato l’attrezzo. A che pro?
Potenzialità sprecate.

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16 Ottobre 2012 in È nata una star?

Mi aspettavo di peggio, devo riconoscerlo. Papaleo in generale non lo trovo affatto divertente, anche se qui in qualche momento m’ha davvero fatto sorridere; Littizzetto, come sempre, rende molto meno di quanto faccia in televisione (il suo forte sono i monologhi “a ruota libera”, evidentemente essere costretta entro i confini di una sceneggiatura è troppo limitante) e alcune battute sembrano messe lì un po’ a caso giusto per rimarcare il suo noto stile, ma senza spontaneità perdono molto effetto; Castellitto jr. è ancora in tempo per dedicarsi ad altro (o per rimediare alle lacune), purtroppo i talenti artistici non sono ereditari.
Comunque nel complesso qualche risatina me l’ha strappata, ed è questo che conta fondamentalmente in film del genere.

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