18 Settembre 2013 in ...e così divennero i tre supermen del West

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

In realtà non è neanche così osceno, nel senso che scadendo nel trash acquista il fascino del cult ridicolo, ma questo non può nasconderne i demeriti più di quanto l’ambientazione western possa nascondere le tutine arancioni dei protagonisti. La trama: degli scienziati romani inventano una macchina del tempo e tre tizi (che a quanto pare spopolavano nel cinema di serie Z italiano degli anni ’70), finiscono col viaggiare indietro nei secoli. I tizi sono guarda caso delle specie di eroi in calzamaglia che a colpi di burinate e malintesi riescono a sgominare una gang messicana la cui intelligenza rivaleggia con la loro. Impagabili gli spezzoni iniziali in cui i “nostri” finiscono all’epoca dei dinosauri e durante l’attacco a Pearl Harbour, riprodotti grazie al furto di spezzoni di vecchi film giapponesi b/n e a filmati d’epoca girati sulla USS qualcosa.

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