Recensione su Dylan Dog

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27 Aprile 2013

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Premessa: io amo Dylan Dog. Ho letto tutti i suoi primi cento albi(i migliori per me), li possiedo tutti e li leggo ancora ogni tanto con un moto di profonda nostalgia.
Ho apprezzato la prima trasposizione cinematografica di questo personaggio, quella di Michele Soavi in “Dellamorte Dellamore”(molto bravo Soavi, per me è riuscito a ricreare alla perfezione le atmosfere gotiche, suggestive e magiche di questo straordinario fumetto) e, per amore e per un briciolo di curiosità, ho deciso di vedere anche la seconda…beh, non l’avessi mai fatto…da fan del fumetto quale sono non posso che essere delusa(e anche parecchio schifata) da questa orrenda pellicola.
Posso perdonare(ma non molto) il fatto di aver omesso il personaggio di Groucho, posso perdonare il fatto di aver omesso il personaggio di Bloch, posso perdonare il fatto di aver cambiato ambientazione(non più Londra), ma non posso perdonare il fatto che abbiano stravolto completamente e in modo assurdo il personaggio di Dylan Dog, rappresentato in questo film come una sterile e quanto mai patetica imitazione dei supereroi della Marvel…dimenticatevi le malinconiche, suggestive e affascinanti atmosfere del fumetto di Tiziano Sclavi, dimenticatevi la poesia delle sue storie, dimenticatevi i suoi insegnamenti di fondo, in questo film si respirano soltanto le rocambolesche azioni di lotta alla Chuck Norris o alla Steven Seagal, con tanto di dialoghi patetici ed effetti speciali da far ridere anche i polli.
In parole povere il film non rappresenta per nulla il personaggio Dylan Dog, quello che ha rappresentato per noi adolescenti degli anni ’90, anzi lo stravolge completamente(addirittura si vede un Dylan fare da paciere tra vampiri e lupi mannari, roba da non crederci…).
Se siete degli estimatori del fumetto, statene assolutamente alla larga, ne rimarreste profondamente delusi, credetemi…

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