Recensione su Dune

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DUNE MOSSE / 24 Dicembre 2021 in Dune

C’è una parola capace di far tremare i polsi persino ai registi più navigati . Una parola che è sinonimo d’impossibilità di trasposizione. Questa parola è DUNE. Va detto che la paura uccide la mente e Denis Villnevue accetta la sfida trasformandosi nel Kwisatz Haderach di Hollywood.

Finalmente Dune ottiene giustizia cinematografica con una trasposizione più che degna. Il romanzo originale è impossibile da raccontare in un unico film. David Lynch tentò di condensare l’intero romanzo in poco più di due ore col risultato che ancora non ci dorme la notte.
Prima di lui, Alejandro Jodorowsky evitò per un soffio la camicia di forza, vedendosi sbattere qualunque porta sbattibile col suo gargantuesco film irrealizzabile di dieci ore (storia vera).
Villnevue, memore dei fiaschi precedenti, compie una scelta molto saggia. Racconta in due ore e mezza meno di due terzi di libro . In questo modo non comprime tutti i fatti e gli episodi che avvengono nel romanzo, e arriva persino a non presentarci alcuni personaggi principali importanti, posticipandone l’ingresso nel prossimo capitolo.
Il risultato è un progetto ricco ma digeribile. La sceneggiatura tagliuzza il superfluo e alla fine Villnevue si ritrova con abbastanza margine di manovra da imprimere il suo marchio su tutto senza affanni.
Queste scelte rendono la storia fruibile a chiunque. La comprensione non viene sacrificata sull’altare del completismo ad ogni costo. Certo, qualche pecca viene fuori per forza di cose. Non si evince il reale grado di rivalità tra casate. Chi non conosce l’opera non capirà chiaramente chi sta ordendo il complotto. Come già detto, alcune figure fondamentali sono state omesse, marginalizzate o solo nominate di sfuggita.
Alla fine è giusto che sia così perché il cinema ha una narrazione diversa dalla letteratura ed è normale non adattare tutto pedissequamente. Forse una serie TV sarebbe stato uno spazio più comodo per un opera mastodontica del genere.

Dune è mezzo film, ma è un ottimo mezzo film.

Tecnicamente è sbalorditivo e si prende di prepotenza il suo posto nel “Landsraad” della fantascienza.
La regia è robusta ed inietta, tra le pieghe del racconto, potenti dosi di epicità. Il cast è una parata di stelle tutte molto in ruolo. Volti giusti nelle parti giuste. La colonna sonora è Zimmer allo stato puro.

Dune è uno spettacolo che attendevo da tempo. Impossibile non riconoscere i meriti ad un regista che dopo Blade Runner2049 e Dune si sta affermando sempre di più come maestro delle missioni impossibili.

Personalmente ritengo questo Dune un nuovo classico cinematografico, ma questo lo potrà stabilire solamente il tempo e soprattutto la parte 2.

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