7 Recensioni su

Dune

/ 20217.3261 voti

6 Marzo 2024 in Dune

A Villeneuve piacciono le sfide e in questo caso riesce nell’impresa di raccontare in modo fedele e coinvolgente un classico della fantascienza da decenni considerato da molti (soprattutto a causa dei due noti fallimenti autoriali) impossibile da trasporre al cinema. Naturalmente l’opera andrà valutata una volta compiuta, ma questa prima parte riesce perfettamente nel suo intento, ossia introdurre lo spettatore nell’universo di Dune, immergerci nella sua atmosfera (soprattutto attraverso una colonna sonora impressionante), farci seguire senza fatica gli intrecci di una trama molto articolata e presentarci la psicologia dei personaggi con grande cura (spesso attraverso piccoli dettagli, sguardi o gesti), senza sacrificare nemmeno uno dei tanti temi politici e filosofici sullo sfondo (in primis sfruttamento coloniale, rapporto con il potere, con il diverso, con la natura, con il nostro destino). Mi auguro che le altre parti vengano realizzate con la stessa cura, senza fretta, perché questo tipo di progetti ha bisogno di tempo: la Reverenda Madre diceva che i suoi piani “si misurano in secoli”, a Villeneuve che non deve generare il Messia ma solo un universo narrativo concediamo volentieri qualche anno.

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Sabbie mobili / 30 Ottobre 2022 in Dune

Dal regista di Blade Runner 2049, un buon film di fantascienza tratto dal romanzo di Frank Herbert già trasposto sul grande schermo da David Lynch con risultati però inferiori a questo.
In un distante futuro, Dune (Arrakis) è un pianeta sabbioso dove si trova l’unica fonte della sostanza più preziosa dell’universo, la spezia. Un giorno l’imperatore Shaddam Corrino IV toglie il controllo del pianeta Arrakis alla casata degli Harkonnen per darlo nelle mani di una nobile famiglia in ascesa, gli Afreides.
Il film è interessante e avvincente anche se ogni tanto ci si perde nelle varie sfaccettature della trama; il protagonista
è Timothee Chalamet nei panni di Paul Atreides, il giovane la cui casata è investita dal grande potere di amministrare
il pianeta dove si trova la spezia. Inoltre Paul ha dei sogni ricorrenti su una ragazza Fremen (abitante del pianeta
Dune) e viene testato (inquietante e strana la prova di resistenza) per il suo potere di “premonitore”.
Inoltre si narra di conflitti interni per avere il potere e sotterfugi dell’imperatore; sempre spettacolari anche i
vermi delle sabbie (creature native di Dune).
Questo è solo il primo capitolo; sicuramente da rivedere per comprenderlo e apprezzarlo meglio.
Nel resto del ricco cast da citare Rebecca Ferguson nei panni di Lady Jessica madre di Paul, Oscar Isaac è il padre,
Jason Mamoa e Josh Brolin i suoi maestri di spada, Stellan Skarsgard è il barone Vladimir Harkonnen mentre suo nipote Glossu è Dave Bautista, Zendaya è la donna Fremen delle visioni di Paul.

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DUNE MOSSE / 24 Dicembre 2021 in Dune

C’è una parola capace di far tremare i polsi persino ai registi più navigati . Una parola che è sinonimo d’impossibilità di trasposizione. Questa parola è DUNE. Va detto che la paura uccide la mente e Denis Villnevue accetta la sfida trasformandosi nel Kwisatz Haderach di Hollywood.

Finalmente Dune ottiene giustizia cinematografica con una trasposizione più che degna. Il romanzo originale è impossibile da raccontare in un unico film. David Lynch tentò di condensare l’intero romanzo in poco più di due ore col risultato che ancora non ci dorme la notte.
Prima di lui, Alejandro Jodorowsky evitò per un soffio la camicia di forza, vedendosi sbattere qualunque porta sbattibile col suo gargantuesco film irrealizzabile di dieci ore (storia vera).
Villnevue, memore dei fiaschi precedenti, compie una scelta molto saggia. Racconta in due ore e mezza meno di due terzi di libro . In questo modo non comprime tutti i fatti e gli episodi che avvengono nel romanzo, e arriva persino a non presentarci alcuni personaggi principali importanti, posticipandone l’ingresso nel prossimo capitolo.
Il risultato è un progetto ricco ma digeribile. La sceneggiatura tagliuzza il superfluo e alla fine Villnevue si ritrova con abbastanza margine di manovra da imprimere il suo marchio su tutto senza affanni.
Queste scelte rendono la storia fruibile a chiunque. La comprensione non viene sacrificata sull’altare del completismo ad ogni costo. Certo, qualche pecca viene fuori per forza di cose. Non si evince il reale grado di rivalità tra casate. Chi non conosce l’opera non capirà chiaramente chi sta ordendo il complotto. Come già detto, alcune figure fondamentali sono state omesse, marginalizzate o solo nominate di sfuggita.
Alla fine è giusto che sia così perché il cinema ha una narrazione diversa dalla letteratura ed è normale non adattare tutto pedissequamente. Forse una serie TV sarebbe stato uno spazio più comodo per un opera mastodontica del genere.

Dune è mezzo film, ma è un ottimo mezzo film.

Tecnicamente è sbalorditivo e si prende di prepotenza il suo posto nel “Landsraad” della fantascienza.
La regia è robusta ed inietta, tra le pieghe del racconto, potenti dosi di epicità. Il cast è una parata di stelle tutte molto in ruolo. Volti giusti nelle parti giuste. La colonna sonora è Zimmer allo stato puro.

Dune è uno spettacolo che attendevo da tempo. Impossibile non riconoscere i meriti ad un regista che dopo Blade Runner2049 e Dune si sta affermando sempre di più come maestro delle missioni impossibili.

Personalmente ritengo questo Dune un nuovo classico cinematografico, ma questo lo potrà stabilire solamente il tempo e soprattutto la parte 2.

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bomba audiovisiva cinematografica / 6 Novembre 2021 in Dune

Adoro DV, ultimo grande cineasta capace di giustificare la visione in sala ad ogni costo. Un voto in meno per il finale che onestamente reputo un pò troppo drastico nel rimandare tutto al prossimo film con un misero “Its’ just the beginning”. Aspettiamo il 2023.

Maestoso e poetico / 2 Novembre 2021 in Dune

Tanta classe e maestosità.
Questo quello che mi rimane dopo la visione di DIUN , rigorosamente letto in inglese, che in italiano D-U-N-E fa vomitare.
Avevo letto di lentezza del film. Più che lentezza, parlerei di poche cose effettivamente raccontate. Ma ciò che il film narra, lo narra benissimo ed è uno spettacolo per gli occhi.
Forse l’ambientazione tutta sabbia non aiuta la varietà , ma i costumi e la scenografia(palazzi e rovine) sono meravigliosi.
Bravissimo come di consueto Oscar Isaac , anche il delicato e fragilotto Chalamet fa la sua figura anche se non mi convince mai appieno.
Attendo con ansia la Part.2. Anche per godermi ancora le meravigliose musiche di Hans Zimmer (azz, quanto sei mancato in Tenet) che da sole confluiscono sempre un “qualche cosa in più” a qualsiasi film. Il Morricone dei nostri tempi.

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Wow! / 18 Ottobre 2021 in Dune

Ci ho messo un po’ per fare una recensione… forse troppo che dovrei rivederlo di nuovo, ma la cosa non mi sconvolge perché quelle 2 ore e mezza sono passate in un sogno, un viaggio intenso sospeso tra la curiosità e il fascino.
Ci ho visto molto dentro: battaglie alla Avengers, scene alla Mad Max, tensione alla Star Wars, espressioni piatte degne del più apatico Ryan Gosling…. Eppure tutto funziona: regia lenta e dettagliata, ottima fotografia e montaggio incalzante!
L’unica nota stonata è che, quando mancavano 10minuti alla fine, mi sono chiesto “E ora tutto si riduce in questi 10minuti che verranno?!”. E invece no. Finale aperto per il prossimo film (speriamo!) e forse nemmeno a breve!
Questo ha fatto scendere il mio voto di 1punto: se avessi saputo prima di un probabile sequel non sarei rimasto di stucco.
7/10.

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Solo in superficie… / 24 Settembre 2021 in Dune

Giunge Dune e nel mezzo di un dilemma se fare un’analisi o un haiku, mi assale roboante la sua sfarzosa messa in scena che ammalia gli occhi, ma non conquista il cuore.

Nella sua pachidermica avanzata non si assapora la trivialità della lotta, non si vivono pianeti lontani o la polvere del deserto che penetra carne e ossa, ma vengono sterilmente descritti.
Con Dune non si empatizza, lo si vive per inerzia nelle sue parti più semplici, perché per il resto, come direbbe Gassman sfortunato conquistador romano ne Il Sorpasso: “Io, i problemi de Arrakis me li attacco ar…”

Villeneuve traghetta ignorando anime e mostrando corpi perfetti, incalzato dal chiassoso Zimmer, e preciso nel suo spietato formalismo… ma noi non sentivamo assolutamente bisogno di un altro Nolan.

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