Duel

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Duel

David Mann, commesso viaggiatore, sorpassa con la sua auto un'enorme autocisterna; ma il misterioso conducente inizia a dargli la caccia, intenzionato ad ucciderlo... è l'inizio di un incubo.
Lily_Chan ha scritto questa trama

Titolo Originale: Duel
Attori principali: Dennis Weaver, Jacqueline Scott, Eddie Firestone, Lou Frizzell, Gene Dynarski, Lucille Benson, Tim Herbert, Charles Seel, Shirley O'Hara, Alexander Lockwood, Amy Douglass, Dick Whittington, Carey Loftin, Dale Van Sickel, Shawn Steinman, Mostra tutti

Regia: Steven Spielberg
Sceneggiatura/Autore: Richard Matheson
Colonna sonora: Billy Goldenberg
Fotografia: Jack A. Marta
Produttore: George Eckstein
Produzione: Usa
Genere: Azione, Thriller
Durata: 89 minuti

Dove vedere in streaming Duel

Hitchcockiano / 14 Agosto 2023 in Duel

Una messa in scena grandiosa, ti incolla allo schermo e ti lascia col fiato sospeso; Spielberg dirige questo film con una sempre presente costruzione della tensione hitchcockiana ed Hitchcock è il mio regista preferito, del resto anche il tema principale della colonna sonora ricorda Psycho e c’è una sequenza che rimanda in tutto e per tutto a “Intrigo internazionale”. Tecnica sopraffina e regia sempre consapevole nonostante si tratti della suo primo film e nonostante sia stato girato in soli 13 giorni.

ATTENZIONE SEGUE SPOILER
Peccato solo che non sia risolutivo nel finale e non ci sia data alcuna spiegazione dei comportamenti dell’autista (il mistero avvolto nella sua figura nel finale si infittisce addirittura) ma mi rendo conto che il film non voleva essere un giallo vero e proprio, in questo si avvicina più a pellicole come “Gli uccelli”.

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Asfalto rovente / 19 Febbraio 2016 in Duel

Lungo le interminabili highways che tagliano il deserto americano, quei paesaggi desolati di cespugli rotolanti e rocce aguzze dove sfrecciavano il road runner e il coyote, assistiamo per 90 minuti a un lungo, estenuante duello sull’asfalto.
L’inseguimento è storicamente relegato a sequenze, alcune memorabili nella storia del cinema; questo invece è un film basato integralmente su un inseguimento. Nient’altro che l’inseguimento, con alcuni pit stop. Nacque come film per la televisione, da un accattivante soggetto di Richard Matheson sceneggiato da lui medesimo, ma l’eccezionale valore della pellicola lo spinse vigorosamente verso la gloria del cinema.
La gestione della tensione è perfetta nel suo differimento; è come il prolungamento di un piacere, conosce momenti di climax e momenti di relativo rilassamento.
Il protagonista è un uomo mediocre, un inetto (v. telefonata alla moglie, in cui lei gli rinfaccia di non averla difesa quando un tizio le ha messo le mani addosso a una festa la sera prima), perfettamente incarnato dalla faccia qualunque di Dennis Weaver. Anche l’automobile è una vettura qualunque (per l’epoca! oggi una Plymouth Valiant così vale tanto oro quanto pesa!); Spielberg l’ha voluta rosso fuoco perchè stagliasse nell’arido panorama.
L’antagonista, e qui risiede gran parte della genialità, non ha nessuna identità; sembra uno spettro che abita il gigantesco camion cisterna, sporco di terra e polvere, infernalmente anonimo e minaccioso, il cui sonoro è un gorgogliante ruggito bestiale.
Che esordio, questo di Spielberg! Tecnicamente un gioiello, davvero ineccepibile. L’unico appunto oggettivo si potrebbe fare al plot scarno perchè concepito come forma racconto; infatti per l’adattamento al cinema Spielberg dovette fare delle sequenze aggiuntive. Ma tolta questa pagliuzza, rimane un capolavoro immortale.

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Duel / 4 Luglio 2015 in Duel

Chiunque guidi o abbia guidato almeno una volta avrra’ sicuramente provato, almeno una volta nella vita, quella paura mista ad angoscia superando un tipo in macchina, facendo i gradassi magari mandandolo a quel paese e poi ritrovaselo davanti o fermo a una stazione di servizio e non sapere cosa fare.
Tutto questo e molto altro trasmette Duel, piccolo gioiellino di Steven Spielberg(quando era capace di fare il regista) creato con un budget irrisorio e in cui tutto funziona alla perfezione.
Non servono grandi effetti speciali, nè mostri paurosi per mettere addosso allo spettatore una paura sorda, basta solo uno psicopatico con un gigantesco camion che va in giro per le strade a cercare qualcuno con cui fare le gare.
Tralasciando la trama del film(che è davvero molto striminzita) e la mancanza praticamente totale di attori(le protagoniste sono solo le due vetture), il film in questione resta una pietra miliare del genere in una decade di anni come i vecchi ’70 che hanno sfornato, a mio parere, il meglio del meglio della cinematografia mondiale.

“Non si può mai dire, non si può mai dire. Uno crede che certe cose siano abbastanza naturali: come per esempio guidare la macchina senza che qualcuno cerchi di ammazzarti. E invece tutto a un tratto qualcosa cambia..”

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8 Febbraio 2015 in Duel

Duel è la dimostrazione di come si possano fare dei bellissimi film, emotivamente coinvolgenti, con una tensione che non molla di un centimetro per tutta la durata della pellicola, partendo da idee tutto sommato semplici, se non propriamente banali.
Questo road-thriller dei primi anni Settanta (che invecchia peraltro benissimo, a differenza di altri film di quegli anni) racconta la storia del californiano medio (un ottimo Dennis Weaver), che un bel giorno deve recarsi fuori città per affari. È uno di quelli che ascolta le radio commerciali commentando tra sé le chiamate dei radioascoltatori, tanto per capirci.
D’un tratto si trova invischiato in un mortale e folle gioco stradale con un’autocisterna che trasporta materiale infiammabile e che comincia a inseguirlo e speronarlo a tutta velocità.
Il film è tutto qui e lo si può interpretare come si vuole: la lotta dell’uomo contro la macchina (dato che l’autista del camion non si vede mai), o più semplicemente e ragionevolmente, senza farsi troppe seghe mentali, l’imprevedibile follia dell’uomo.
Un’idea quasi banale, dicevamo.
Che messa in mano ad un regista ispirato diventa qualcosa di memorabile, diventa un cult.
Spielberg aveva soltanto 24 anni quando girò questo suo primo lungometraggio, nato come film per la tv e solo dieci anni dopo proiettato nei cinema.
Eppure si vede benissimo che aveva le idee fin troppo chiare su come si usa in modo efficace la macchina da presa.
I primi minuti introduttivi, con la mdp a livello stradale, le scene dell’inseguimento, l’epilogo da giostra medievale.
Duel è l’imperdibile opera prima di un grandissimo di Hollywood.

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Davide contro Golia (Su quattro ruote) / 29 Maggio 2014 in Duel

Interessante questo debutto di Steven Spielberg, che mette in scena la fuga di un uomo da un’autocisterna impazzita. Tensione garantita, grazie anche alle spericolate riprese in auto e alla musica incalzante che colpisce lo spettatore quanto meno se lo aspetta.

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