Recensione su Un altro giro

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BEVI RESPONSABILMENTE / 28 Maggio 2021 in Un altro giro

Finalmente si torna al cinema e per festeggiare ho deciso di “brindare” con questo film danese di Thomas Vinterberg.

Quattro amici durante una cena decidono di testare su loro stessi gli effetti di una teoria secondo la quale l’uomo ha in corpo un tenore alcolico troppo basso per essere efficiente. Gli sviluppi di questo esperimento rappresentano la trama del film.

Tutti e quattro i personaggi principali vengono approfonditi più o meno a fondo. Scopriamo tutto di loro. Le loro vite, i loro problemi, le loro paure, le crisi e i segreti. L’uso di alcol come spunto per riflettere sulla fatica di vivere. L’alcol come innesco per riaccendere quella scintilla che da sola non riparte più.

La scrittura è perfetta. Neutrale e morbida da assorbire. Non si demonizza e non si fomenta l’uso di bevande alcoliche. Da questo punto di vista il film non prende posizioni. Di sicuro mette in evidenza quali sono i danni e i benefici in gioco.

Mikkelsen è come un vino rosso dal carattere robusto che migliora ogni anno che passa. La sua interpretazione spicca per ovvie ragioni, non fosse altro per il suo status acquisito di attore dalla caratura internazionale. Va detto però che i suoi compagni di viaggio gli tengono testa alla perfezione e sono davvero eccezionali nel rendere credibile e sincero questo rapporto di amicizia tra i quattro protagonisti.

Thomas Vinterberg compie delle scelte perfette dal punto visivo e narrativo. L’uso dei cartelli (un po’ Von Trier), della musica, del montaggio, la dilatazione e contrazione dei tempi. Perfetto.

In sostanza ” un altro giro” risulta al palato gradevolmente dolce e con un retrogusto amaro persistente ma non aggressivo.
Gran film.

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