7 Recensioni su

Dredd - Il giudice dell'apocalisse

/ 20126.566 voti

Meglio di quello di Stallone / 21 Aprile 2022 in Dredd - Il giudice dell'apocalisse

Urban batte Stallone 2-0
Ma tutto in generale è migliore: ambientazioni, atmosfere,recitazione, dialoghi
Quello 90s era anche decorato da battutine e un risvolto comico dato da Rob Schneider, mentre qui non vi è traccia e anzi c’è piuttosto sempre un’atmosfera seriosa.
Bello, bel film.

ps= Lena Headey si conferma perfetta per i ruoli di villan al femminile.

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Il voto sarebbe un 6.5 / 27 Marzo 2020 in Dredd - Il giudice dell'apocalisse

Discreto adattamento del fumetto del 1977; è il secondo adattamento cinematografico, nel primo trovavamo Stallone.
In un futuro post-apocalittico, quel che resta dell’America è un agglomerato urbano Mega City One circondato da una devastante landa radioattiva. A garantire e far rispettare la legge ci sono i “Giudici” che emettono
sentenza e condanna allo stesso tempo.
Al veterano giudice Dredd (Karl Urban, viso sempre coperto dal casco) viene affiancata la recluta Anderson (Olivia Thirlby) dotata di poteri telepatici. I due dovranno indagare a Peach Trees, una sorta di quartiere
in verticale visto che è costituito da un edificio di 200 piani.
Il film ha un buon ritmo e una notevole dose di violenza; la novità è rappresentata dalla recluta che ha un po’ più di umanità rispetto all’esperto Dredd e inoltre gode di una delle scene più interessante con
il confronto mentale con il prigioniero. Inoltre buono (nel senso di interessante, perché è tutto tranne che buono) il personaggio di Ma-Ma interpretato da Lena Headey (“300”).
Di questi tempi di Coronavirus la chiusura ermetica dell’edificio sarebbe molto utile (“Restate a casa” in senso letterale) anche se il povero senzatetto non sarebbe d’accordo con me.
Nel resto del cast da citare Domhnall Gleeson (figlio di Brendan) visto in “Ex Machina” nei panni dell’hacker.
Ho scoperto solo adesso che la pellicola è del 2012, ma è uscita solo lo scorso anno direttamente in home video sul mercato italiano.

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UN DREDD MASCHIO SENZA RISCHIO / 16 Settembre 2019 in Dredd - Il giudice dell'apocalisse

Se c’è un sottogenere che ha colonizzato le sale cinematografiche negli ultimi dieci anni con i suoi alti (pochi) e bassi (quasi tutti) è proprio quello dei cinefumetti. Proprio in questa ottica Il motivo per il quale un film del genere non abbia minimamente lambito una sala nostrana rimane per me un mistero. Stranezze della distribuzione italiana. L’unica spiegazione che mi posso dare è che per i nostri distributori un cinefumetto rivolto ad un pubblico adulto non ha ragion d’essere. Inutile dire che tutto ciò non ha alcun senso e Dredd è la dimostrazione.

Dimenticate quella porcheria del 1995 di “Dredd la legge sono io” e fatevi sorprendere da come con 60 milioni di dollari in meno nel 2012 si è nobilitato un gran bel personaggio.

La sceneggiatura di Alex Garland è vagamente simile a quella di “the raid” uscito appena un anno prima ma il parallelismo non mi ha disturbato. Perchè? Perchè funziona. La trovata è la stessa ma Dredd va per la sua strada senza intoppi, bello violento e brutale come è giusto che sia. Se fai Dredd fai Dredd.

Lodi e lodi a Karl Urban. Urban è Dredd fino in fondo. Intanto perché non lo vediamo mai in faccia. Karl Urban decide di essere Dredd annullandosi completamente. Se non fosse per i titoli di coda non sapremmo nemmeno della sua presenza. Facendo un rapido confronto col film del ’95, Stallone non si mette mai da parte. Stallone interpreta Stallone per tutto il tempo…un teschio maschio senza casco (col fischio?).

Effetti speciali piacevolmente scarsi, il palazzo e la riproduzione di Megacity è ottima. Lodevole la scelta di militarizzare l’uniforme dei giudici limitando tutti quegli orpelli non replicabili funzionalmente nella realtà.

Dredd è un ottimo film d’azione come ormai se ne vedono pochi. Alla fine della fiera sarebbe bello dargli un meritato seguito.

VOTO: 6,5

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Un altro personaggio dei fumetti ha trovato la sua degna trasposizione cinematografica / 14 Settembre 2019 in Dredd - Il giudice dell'apocalisse

“Dredd – Il giudice dell’apocalisse” è un film del 2012. E’ una pellicola uscita nelle sale cinematografiche statunitensi il 21 Settembre 2012, mentre in Italia non solo è rimasta inedita fino al 27 Agosto 2019, ma addirittura è stata distribuita solo per il mercato home video.
E devo dire che è un vero peccato.
Siamo di fronte ad un videogioco iperviolento, sporco ed incredibilmente realistico. Il film è un puro e semplice concentrato di azione ed adrenalina che tiene incollati alla poltrona fino alla fine, senza respiro.
Le scene d’azione rese al rallentatore sono fenomenali: siamo di fronte ad uno dei tocchi di innovazione più spettacolari di sempre.
Spero vivamente che questa non sia la prima e l’ultima volta che vediamo il Giudice Dredd sul grande schermo.

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Da dimenticare / 9 Settembre 2019 in Dredd - Il giudice dell'apocalisse

Trama esilissima e personaggi tagliati con l’accetta per un film largamente dimenticabile. Quanto agli interpreti, di Karl Urban non vediamo mai gli occhi, ma solo la barba mal rasata; Lena Headey è sprecatissima nel ruolo di una psicopatica banalmente sanguinaria; Olivia Thirlby ha il personaggio relativamente più interessante di giustiziere riluttante, ma finisce per eccedere e per sembrare del tutto fuori posto nel carnaio generale.

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31 Dicembre 2013 in Dredd - Il giudice dell'apocalisse

Film d’azione iper-violento tratto dal famoso fumetto. Un videogiocone esagerato che tiene incollati per 90 minuti di puro svago. Belle atmosfere, attori azzeccati e begli effetti speciali (le scene in slow-motion son fantastiche, soprattutto l’ultima). Divertente e inaspettato.
Ps. Lena Headey è sempre un bel vedere.

Ecco, QUESTO è il giudice Dredd. / 29 Ottobre 2013 in Dredd - Il giudice dell'apocalisse

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

E del resto è una produzione britannico/sudafricana, e mi scuso se questo suona come uno stereotipo ma la differenza culturale si sente tutta.
Dredd è un personaggio del fumetto britannico. In quanto tale non è un eroe. A mala pena lo si può definire un protagonista. E’ più lo sfondo su cui si stagliano i personaggi cosiddetti secondari come il giudice Anderson. Dredd non salva il mondo, anzi, spesso è un vero e proprio fascista.
Questo tipo di critica sociale gli Americani non hanno il background culturale per processarlo. Nelle loro mani Dredd può solo diventare un supereroe, e il pessimo film con Stallone lo dimostra pienamente.

Questo film, dove Karl Urban come al solito ci regala un’ottima interpretazione, riscatta il personaggio e il titolo.
Dredd non salva il mondo. Certo, sgomina una banda di spacciatori di droga, ma tutto il film è ambientato in un unico block, Peach Trees, una specie di enorme grattacielo/condominio che ospita migliaia di persone -e nella città di Megacity 1 di blocks ce ne sono a centinaia.
Dredd non si toglie il casco. Di contro Stallone lo mette solo nei primi venti minuti, ma se nel fumetto non vediamo MAI il volto di Dredd, un motivo ben preciso c’è, ovvero: Dredd è inflessibile, privo di umanità e privo di volto esattamente come la giustizia che impersona.
Un plauso alle interpretazioni di Olivia Thirlby che impersona splendidamente un Giudice Anderson all’inizio della sua carriera, e soprattutto all’ottima Lena Headey, spietata e psicopatica leader del clan criminale di Peach Trees.
Visivamente molto interessante (specie le scene al rallentatore dovute all’effetto della droga ‘slo-mo’), violentissimo, realistico, sporco e credibile. Ottimo film.

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