Recensione su Dream House

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Dream House / 13 Settembre 2012 in Dream House

Adoro in maniera molto particolare i thriller psicologici. Perchè? Perchè tendenzialmente sono imprevedibili, ti tengono incollato ai deliri mentali dei protagonisti perchè è l’unico modo per capire qualcosa di quello che sta accadendo o accadrà nel corso della pellicola. Questo… Tutto questo… Non accade in questo film. Il film è prevedibilissimo, è noioso (almeno il titolo è azzeccato, c’è da rendergliene atto) e non ti tiene incollato allo schermo.

Il fatto che si capisca tutto del film solo dopo venti minuti non è comunque l’unico metro di giudizio di cui bisognerebbe tenere conto. Vediamo un po’ come si comportano gli interpreti. Daniel Craig non ha mai spiccato in espressività e qui si vedono tutti i suoi difetti recitativi: appare completamente apatico, mentre tutto intorno a lui sta succedendo il finimondo. Non è certo l’emozione più naturale, non credete?

Si comporta bene invece Rachel Weisz, nel ruolo della moglie, così come le due bambine riescono a rendere bene l’atmosfera del film (che io comunque avevo già bollato perchè nella locandina c’è un chiarissimo riferimento a “Shining” e non bisogna mai permettersi di fare riferimenti a “Shining” senza passare sotto la mia ascia).

Però il film è terribilmente noioso, ti fa finire nella “Dream House” già dopo pochissimi minuti.

Voto: 4/5

Recensione anche sul mio blog nonceparagone.wordpress.com

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