Recensione su Don Jon

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Don Jon: interessante esordio alla regia di Joseph Gordon-Levitt. / 30 Novembre 2014 in Don Jon

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

(Sei stelline e mezza)

Devo dire che l’esordio alla regia di Joseph Gordon-Levitt non mi è affatto dispiaciuto.
Soprassedendo sugli stereotipi attribuiti agli italoamericani (mangiare gli spaghetti in canottiera, per esempio), il film si sviluppa in maniera interessante, con dettagli reiterati anche grazie alla scelta delle inquadrature in maniera didattica ma giocosa (il rito della domenica in famiglia, lo schema della confessione, la palestra, ecc.), diviso in scomparti narrativi decisamente funzionali: premessa dettagliata, scarto e nuovo binario, problema-alternativa-rottura, imprevisto, finale.

Don Jon usa un linguaggio ed immagini esplicite per affrontare un argomento difficile e delicato: alla fine, lo script semplifica ed addolcisce la conclusione, ma ritengo sia una scelta matura da parte di Levitt quella di aver deciso di intavolare un discorso non banale su una dipendenza difficile da “esporre” come quella raccontata nel film.

Decisamente bravi tutti gli interpreti, con una Johansson in versione “princess from the block” davvero in parte. Il suo personaggio, con tutte le sue luci ed ombre, possiede un’ambiguità meschina non da poco.
Il finale contraddice quanto premesso dal protagonista in merito ai film romantici, ma voglio credere che faccia tutto parte del gioco.

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