Domani è un altro giorno

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Domani è un altro giorno

Tommaso, che vive da tempo in Canada dove insegna robotica, torna in fretta e furia a casa, a Roma, per trascorrere alcuni giorni con Giuliano, attore e amico di una vita. Benché profondamente diversi, i due sono legati da affetto profondo e, ora, li attende un fine settimana difficile e complicato da superare.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: Domani è un altro giorno
Attori principali: Valerio Mastandrea, Marco Giallini, Anna Ferzetti, Andrea Arcangeli, Fabrizia Sacchi, Stefano Fregni, Alessandra Carrillo, Pietro Ragusa, Jessica Cressy, Pietro De Silva, Renato Scarpa

Regia: Simone Spada
Sceneggiatura/Autore: Luca Vendruscolo, Giacomo Ciarrapico
Colonna sonora: Maurizio Filardo
Fotografia: Maurizio Calvesi
Costumi: Elena Minesso
Produttore: Maurizio Tedesco, Manuel Tedesco
Produzione: Italia
Genere: Drammatico, Commedia
Durata: 101 minuti

Dove vedere in streaming Domani è un altro giorno

Toccante ma non d’impatto… / 16 Febbraio 2022 in Domani è un altro giorno

Un bel film senza dubbio, con buoni messaggi e momenti commoventi. La strana apaticità dei protagonisti rendono la pellicola toccante ma non d’impatto.
Avrei azzardato qualcosa di più, perchè il ruolo di Mastandrea ad esempio è così spento e piatto, mentre Giallini risalta la sua rassegnazione e accettazione della malattia.
Commevente in molti spunti, racconta i fatti senza andare ad indagare troppo i meccanismi, cosa che avrei fatto di più.
Bello ma non di risalto.
6,5/10

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Remake superfluo / 9 Luglio 2019 in Domani è un altro giorno

Lo ammetto: se questo non fosse stato un remake, non lo avrei bocciato. Ma il problema non è tanto che sia un remake (perché non sono contrario agli adattamenti per altri paesi), quanto che, avendo visto da poco l’originale spagnolo, sono stato più in grado di carpire i difetti di questa versione italiana che, forse, altrimenti, non avrei carpito.
È un film che quando cerca di aggiungere cose che nell’originale non c’erano, si percepisce subito come quelle cose siano forzate e sostanzialmente superflue, tanto da appesantire soltanto il racconto. Un esempio su tutti è la parte dell’attrice innamorata del personaggio di Giallini. Cattiva idea quella di aggiungere storyline ad una sceneggiatura perfetta nel suo essere esile.
È un film che, a differenza dell’originale, lascia cadere momenti potenzialmente molto emotivi e forti senza dar loro il giusto risalto e peso.
Ed è un film che, mio malgrado, ha sbagliato completamente la scelta di uno dei due protagonisti: mentre Mastandrea è perfetto per la parte e non sfigura nel confronto con Càmara – perché sostanzialmente recita un ruolo che appartiene alla sua comfort zone – Giallini, oltre a perdere il confronto con Darìn (e questo ci può stare, perché Darìn è un attore incredibile), appesantisce il film in maniera assurda, nonostante rispetto al suo omologo argentino il suo personaggio cerchi di essere più “comico”.
Insomma, il consiglio, per chi non avesse visto né questo né Truman, è di guardare l’originale.

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