Recensione su Dogville

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13 Marzo 2012

Una donna in fuga da una grande città americana degli anni trenta ottiene rifugio in un villaggio abitato da poche famiglie
all’inizio viene accolta senza troppi problemi ma poi ogni persona rivela il suo lato più cattivo e sfrutta la ragazza in ogni modo in cambio dell’ospitalità offerta.
arriva il padre della ragazza, un boss della malavita che accetta di mettere in atto la crudere vendetta della figlia nei confronti dell’intero villaggio
La povera Nicole Kidman ha rischiato un esaurimento a causa di questo film e per fortuna ne è uscita bene.
non è un film facile da vedere con leggerezza, bisogna essere consapevoli di quello che succederà
innanzitutto la scenografia, sembra un palco teatrale e le case sono indicate da dei segni sul pavimento.
poi la telecamera a mano che sembra sempre sul punto di cadere
infine la storia tesa e tragica, senza nessuno spiraglio di positività
nonostante tutto ho ammirato il coraggio della messa in scena e apprezzo soprattutto i protagonisti che hanno deciso di rischiare affidandosi a questo pazzo regista danese

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