Recensione su Dogville

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31 Agosto 2013

Durante la parte centrale del film ho avuto un calo di attenzione e di interesse, a causa della sua lentezza e pesantezza, ma il finale inaspettato (che io in realtà avevo previsto) gli ridà una certa scossa. Tuttavia ho apprezzato molto il coraggio e l’originalità di questo film, che rinuncia alle scenografie (e persino ai muri delle case) per focalizzare tutta l’attenzione sull’interiorità dei personaggi, anzi, dell’intero genere umano, analizzata con crudo realismo e sincero pessimismo: la natura dell’uomo è fragile e, perciò, malvagia. I personaggi, odiosi e paragonati a cani, fanno risplendere, per contrasto, la luminosa dolcezza di nicole kidman, vittima della loro spietata “umanità”

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