Dogtown and Z-Boys

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Dogtown and Z-Boys

Nel 1975, a Venice Beach, in California, gli Z-Boys sono un gruppo di ragazzi che, approfittando della siccità di quel periodo, affina le proprie capacità sullo skate, usando le piscine vuote delle grandi ville e adottando le tecniche del surf. Nasce lo skateboarding moderno e gli Z-Boys fanno la storia della disciplina.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: Dogtown and Z-Boys
Attori principali: Jay Adams, Tony Alva, Stacy Peralta, Steve Caballero, Tony Hawk, Jeff Ament, Henry Rollins, Jeff Ho, Jake Phelps, Glen E. Friedman, Peggy Oki, Sean Penn, Mostra tutti

Regia: Stacy Peralta
Sceneggiatura/Autore: Stacy Peralta, Craig Stecyk
Fotografia: Sebastian Jungwirth, Peter Pilafian
Produzione: Usa
Genere: Documentario, Sport
Durata: 90 minuti

Dove vedere in streaming Dogtown and Z-Boys

The Action is Go / 19 Aprile 2015 in Dogtown and Z-Boys

Lo so non è una recensione ma che ci possa fare….

http://www.fu-manchu.com/content/picturesection/furecordcovers/fu_lp_04_1997.jpg

http://www.fu-manchu.com/futour.aspx

Mrs. Pignon

10 Luglio 2013 in Dogtown and Z-Boys

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

C’è questa storia bella assai di come un gruppo di pischelli si è inventato lo skate moderno. In California, precisamente tipo circa nella zona di Baywatch, dove però all’epoca (bizzarro) non era ancora tutto lungomare e tette, bensì quell’area, tra Santa Monica e Venice Beach, chi non ci va tutti i w-e? In quell’area, dicevo ma mi son perso su tette, ci stavano i reietti e povirazzi, perché i ricchi stavano dall’altra parte (non ricordo di cosa). Tipo di una strada. E i figli dei povirazzi disagiati fricchettoni andavano a fare surf tra i pali dei luna park sull’acqua in rovina, rischiando la vita come degli idioti. Ed è giusto, perché erano idioti, ed è quello che gli ha permesso di rivoluzionare tutto. Ma pischelli di 12-13 anni eh. In principio si aggregavano attorno al negozio di un tipo che disegnava skate molto alterna, yo, vulcanico burbero e mezzo japu. Però le onde del mare c’erano solo al mattino, per cui non avevano un ca**o da fare per tutto il resto del giorno. Si costruirono degli skate, che esistevano già ma all’epoca erano out circa come l’hula hoop, e cominciarono ad andare nei cortili asfaltati delle scuole. Qundi la svolta, in un’estate troppo calda, la siccità fece svuotare le piscine dei ricchi dei dintorni (Beverly Hills, tipo i genitori di Brendon e Brenda). E allora daje a fare skate nelle piscine dei ricchi, dell’asfalto segui il flow, quando il ricco dorme o non c’è! Addirittura le svuotavano se c’era solo la pozza in fondo. Il loro stile era un miscuglione mai visto di surf e acazzodicane (tecnicamente parlando, s’intende), e formarono lo Zephyr Team – da cui il titolo. La prima e unica uscita ufficiale fu alle finali di Del Mar, e spaccarono i culi, con tutti che li guardavano O_O
Il regista del film è uno dei protagonisti della storia, Stacy Peralta, quello con la testa più sul collo del gruppo e da picciriddro lunghi capelli biondi alla Hansom. Questo lo ha facilitato nel gestire il successo e contattare gli altri per questo documentario, tratto da un libro di un amico loro che scrisse lo storyboard dell’epica dello skate, con testi e foto sulle rinate riviste specializzate e aiutò a creare la leggenda degli Z-Boys; ed è composto (il film, non l’amico) di interviste odierne e i filmati sgranati di allora. Tony Alva, Peggy Oki e Jay Adams (il migliore e il più idiota, infatti si vede dalle interviste che è palesemente stato scoppiato dalla vita) sono alcuni altri dei protagonisti, che subito dopo Del Mar son diventati più fighi delle rockstar e hanno vissuto sbronzi scopando e fumando e sketando per 20 anni. Facevano i cameo nelle Charlie’s angels, per esempio. Dopo di loro venne lo skate verticale e blabla che c’è oggi (di cui non so nulla, a scanso di equivoci^^).
Loro stessi tutti stupiti di essere diventati così cool dagli scarti che erano, anche da adulti riescono a rendere lo spirito ca**one dei tempi andati, e quello che li ha uniti e hanno attraversato.
Il più la colonna sonora rulez di brutto (se vabbè), e c’è gente che si fa intervistare con un cappello da cowboy leopardato!

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