Il paradiso dei fisici, dei nerd e dei cultori della magia / 27 Giugno 2017 in Doctor Strange
Ho sentito conoscenti dire che non hanno apprezzato molto questo film Marvel, forse perché si aspettavano il solito super-combattimento inutile, fatto di effetti speciali. Doctor Strange ha molti effetti speciali bellissimi, ma fanno riferimento a cose ben precise e che farebbero lieti i fisici e i filosofi.
Quando Stephen Victor Strange incontra l’Antico, Tilda Swinsons gli dice che, come l’uomo della caverna di Platone, lui ha sempre guardato solo la realtà dal buco della serratura; L’Antico gli presenta un mondo oltre i cinque sensi (aprendogli il terzo occhio induista) che spalanca la mente a una nuovapercezione: più mondi si sovrappongono e sono tutti collegati tramite la magia: spazio, tempo, altri pianeti, altri tempi, altre dimensioni. .. (forse la 4?).
La magia sarà il collante dei film Marvel, chiaramente, ma potrebbe anche essere la massa che si trasforma e mai sidistrugge delle leggi di Lavoisier. E fa niente se il film ci ricorda che Doctor Strange è un fumetto degli anni ’70, dove per aprire la mente ad altre percezioni si usava LSD o la mescalina, come nel libro letto da Stan Lee sul bus “le porte della percezione” di Hudxon. Nel Doctor Strange “tutto torna” a una profonda riflessione, come il finale così poco Marvel e molto cervellotico e razionale. Finale che mi ha fatto apprezzare ancoradi più Strange, oltre orgasmo artistico visivo alla Escher.
Un capolavoro!
Sarebbe Huxley, non Huxdon 😀
Hai ragione! Che figure… Meno male che lavoro in biblioteca… 😛