Recensione su 58 minuti per morire - Die Harder

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Super Brillis colpisce ancora!! / 9 Gennaio 2012 in 58 minuti per morire - Die Harder

L’aeroporto di Washington sotto una colte di neve. Un gruppaccio di terroristi pronti a tutto. Un piano ben congegnato. A far da guastafeste spunta il solito, vecchio MacClaine. Ironico, sporco e sanguinante al punto giusto. Avvolto in un pesante cappotto, invece della solita logora canotta (che comunque si intravede sotto la maglia dello sbirro, sia chiaro!!). E la sua dolce donzella in pericolo. Insomma una formula riproposta, in tutto e per tutto. Però, stavolta il cocktail scorre più liscio. Comprimari di un certo spessore e carattere fanno da contraltare a cattivi meno carismatici e pregnanti del buon Alan Rickman. Scazzottate e sparatorie, invece, dan più soddisfazione. Con un paio di chicche ben oltre il limite del possibile. Anche la trama risulta meno scontata. E avanza il posto per un discreto colpo di scena quasi-finale. Insomma, avanti così…anche se solo col terzo capitolo si giungerà alla maturità.
E chissà che John MacClaine riesca, prima o poi, ad avere un Natale senza sbudellamenti e assassini…

4 commenti

  1. Stefania / 9 Gennaio 2012

    Fra i tre (il quarto, per me, ancora non esiste 😀 Forse, un giorno, lo vedrò… ), questo è il capitolo che preferisco di meno. Eppure, dopo aver letto la tua recensione mi è venuta voglia di rivederlo 😀

  2. laschizzacervelli / 10 Gennaio 2012

    @Stefania: hai ragione, il ragazzo se la cava egregiamente con le recensioni!

  3. alberto21984 / 11 Gennaio 2012

    mi fa molto piacere…e grazie per i commenti…allora buona canotta insanguinata!!…

  4. lasibilla / 11 Gennaio 2012

    cavoli anke secondo me sto tipetto se la cava parecchio bene…grande….la canotta insanguinata is very cool :)!

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