Recensione su 58 minuti per morire - Die Harder

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Alto livello mantenuto dopo il primo film / 26 Dicembre 2020 in 58 minuti per morire - Die Harder

Secondo capitolo delle avventure del poliziotto duro a morire John Mclane. Bruce Willis torna in ottima forma nel ruolo che lo ha consacrato star del genere, accompagnato dal resto del cast già presente nella prima pellicola ed altre new entry. In regia stavolta troviamo il rodato Renny Harlin, che negli anni 90 era all’apice della sua carriera sfornando lavori su lavori di qualità, compreso questo Die Hard 2. Il film abbandona la location del grattacielo, per abbracciare quella di un aereoporto, mantenendo sempre alti livelli di adrenalina, suspence e ironia. Trama molto piacevole ed avvincente, ovviamente con compromessi tra realtà e finzione che caratterizzano tutti i capitoli di die hard. Tutti i film, come già fatto notare dal titolo, mettono a dura prova il protagonista che in ogni occasione riuscirà sempre ad uscire vivo, anche alle più improbabili, che però in questo caso non è un difetto, perché i film sono proprio incentrati su questo aspetto. E le vicende che vedono Willis sfuggire ad ogni tipo di situazione sono anche ben strutturate e inverosimili in modo ben fatto. La bellezza dei film è anche questa, altrimenti in protagonista nel mondo reale normale che viviamo tutti i giorni sarebbe bello che stecchito dopo soli 3 minuti. Detto questo, Die Hard 2 (il titolo in italiano si poteva evitare) mantiene alto il livello dopo il riuscitissimo primo capitolo.

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