9 Febbraio 2014
Il primo capitolo della serie “Die hard” di certo non si fa ricordare per meriti artistici, bensì principalmente per un Bruce Willis al picco della tamarreide e per il fatto che se fosse stato girato qualche anno più tardi bisognava cambiare mezza sceneggiatura causa avvento dei telefoni cellulari.
Per il resto è un filmetto che si lascia guardare, senza pretese, una di quelle pellicole destinate a passare e ripassare in tv per riempire i palinsesti delle seconde serate estive (come è stato saggiamente definito qui sotto: è un “classicone da rete 4”).
Recensione da Oscar
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