I diari della motocicletta
/ 20047.3319 votiIl racconto del lungo viaggio intrapreso dal giovane Ernesto Guevara De La Serna (che sarebbe poi passato alla storia come Che Guevara) insieme all'amico fidato Alberto Granado quando era ancora solo uno studente di medicina: in sella alla sgangherata motocicletta di Amado, soprannominata ironicamente la Poderosa, i due viaggiarono in lungo e in largo per l'America Latina, assistendo con i propri occhi alle bellezze ma anche ai problemi e alle profonde ingiustizie che il popolo latinoamericano doveva affrontare, esperienza che segnò profondamente l'animo del giovane Guevara trasformando quello che doveva essere un futuro medico in un futuro rivoluzionario. Tratto da Notas de viaje, il diario tenuto dal Che durante quell'esperienza.
laschizzacervelli ha scritto questa trama
Titolo Originale: Diarios de motocicleta
Attori principali: Gael García Bernal, Rodrigo de la Serna, Mercedes Morán, Mía Maestro, Jean Pierre Noher, Lucas Oro, Marina Glezer, Sofia Bertolotto, Franco Solazzi, Ricardo Díaz Mourelle, Gustavo Bueno, Antonella Costa, Natalia Lobo, Erto Pantoja, Cristián Chaparro, Cristian Arancibia, Gabriela Aguilera, Constanza B. Majluf, Víctor Hugo Ogaz, Fernando Farías, Pablo Macaya, Vilma Verdejo, Jaime Azócar, Mostra tutti
Regia: Walter Salles
Sceneggiatura/Autore: José Rivera
Colonna sonora: Gustavo Santaolalla
Fotografia: Éric Gautier
Costumi: Beatriz De Benedetto, Marisa Urruti
Produttore: Karen Tenkhoff, Edgard Tenenbaum, Diego Dubcovsky, Daniel Burman
Produzione: Argentina, Cile, Germania, Francia, Gran Bretagna, Messico, Perù
Genere: Drammatico, Azione, Biografico
Durata: 126 minuti
Dove vedere in streaming I diari della motocicletta
Un viaggio troppo lungo per essere raccontato in un film e ne risente il montaggio nonché i dialoghi spesso troppo brevi e banali per un film che avrebbe dovuto essere impegnato. Il film si aggiusta solo nella parte che va dall’incontro con i minatori; incontro che avrebbe dovuto essere anticipato di parecchio. L’amico del Che poi fa la parte del simpaticone che non fa ridere.
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Davvero un lavoro molto interessante questo film, che ci racconta un tratto sicuramente meno noto del “Che”, interpretato da Gael Garcia Bernal. Si racconta infatti del viaggio che intraprese attraverso l’America Latina, dall’Argentina al Vennezuela, nel 1952, con il suo fido amico Alberto Granado e la scalcinata “Poderosa”, una vecchia Norton del 1939 che darà non pochi problemi. Ci viene mostrato un Guevara giovane, che stava per laurearsi in medicina, ci viene mostrato il suo lato passionale, il suo fascino per le belle donne, la sua capacità dialettica e la sua abilità come medico -così come per il suo amico, i due formano un’ottima coppia- e, soprattutto, con il proseguire del viaggio, Ernesto (a quel tempo soprannominato “Fuser) viene a contatto con la gente povera, costretta a vivere in condizioni misere che lo colpiranno non poco. Non a caso il “Che” è ben noto per quanto ha fatto più avanti, ma qui lo vediamo nel suo viaggio di formazione, decisamente importante ed originale. Il film in sé poi è sempre coinvolgente, ricco di spunti interessanti e bellissime riprese da mezzo continente sudamericano. Sicuramente un film da vedere per scoprire un lato forse poco noto di uno dei volti più iconici del ventesimo secolo.
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Si sfiora l’agiografia, ma il pregio del film sta proprio nel saper mantenere l’equilibrio tra la “normalità” dell’esperienza vissuta dai protagonisti e ciò che essa rappresentò, in termini “universali”, per entrambi (e non solo).
Bernal sa essere sempre credibile e sincero.
Un giovane Ernesto Guevara, a pochi esami dalla laurea in medicina, parte con l’amico biochimico Alberto Granado per un viaggio in motocicletta che li porterà a vagare per buona parte del Sud America.
Concepito come progetto goliardico, si rivelerà una palestra di vita, di crescita interiore. L’incontro con i disagiati, i poveri, i malati, gli emarginati renderà il giovane Che Guevara sensibile alla causa di una giustizia universale.
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Film che mi è piaciuto all’ istante; per la sua semplicità, per i paesaggi, la fotografia, la musica..per come è stato interpretato.
Il giovane Ernesto Guevara de La Serna, laureando di 23 anni, intraprende questo viaggio per l’ America latina, assieme a suo amico fidato Alberto e accompagnati da sogni e ideali.
E questo viaggio lo cambierà profondamente..
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