18 Settembre 2013 in Di Tresette ce n'è uno, tutti gli altri son nessuno

Ripensandoci ora, forse 5 su 10 per questo film è troppo crudele, ma vuoi per il fatto che è uno dei primi film western comici di serie Z che ho visto e non ero abituato, vuoi perché avevo dato un esame quel giorno, vuoi perché mi era pure venuta la febbre, questa parodia di un film vero è finita in basso nella mia classifica personale. Non che manchino le ragioni: la scenetta del manicomio, che dovrebbe fare ridere ma dura un minuto di troppo (non ricordo quanto duri, ma è comunque troppo); un nemico di nome Veleno che ha la sola funzione di essere sbeffeggiato; il protagonista che dovrebbe essere simpatico ma è come una pustola sulle gengive. L’esistenza stessa di questo film, conferma che lo spaghetti western era già bell’e tramontato negli anni ’70, a parte qualche sporadica degna riproposizione, e che i registi potevano solo ripetere stancamente un umorismo saturo di forzatura e mancanza di verve che, accostandosi a “Lo chiamavano Trinità” per il genere, non faceva che offenderlo.

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