Detour

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Detour

Albert è pianista in un locale di mezza tacca. La sua fidanzata, Suzie, lavora con lui come cantante, ma aspira a diventare attrice e, da New York, si trasferisce a Hollywood. Dopo qualche tempo, Albert decide di raggiungerla, ma- non avendo a disposizione i soldi utili per il viaggio- sceglie di fare l'autostop. Così facendo, la sua vita cambia per sempre.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: Detour
Attori principali: Tom Neal, Ann Savage, Claudia Drake, Edmund MacDonald, Tim Ryan, Esther Howard, Pat Gleason, Don Brodie

Regia: Edgar G. Ulmer
Sceneggiatura/Autore: Martin Goldsmith
Colonna sonora: Leo Erdody
Fotografia: Benjamin H. Kline
Produttore: Leon Fromkess
Produzione: Usa
Genere: Drammatico, Poliziesco, Thriller
Durata: 68 minuti

Dove vedere in streaming Detour

That’s noir / 29 Novembre 2017 in Detour

Che meraviglia i vecchi noir. Quale grande, fine artigianato quello di Ulmer – regista tra i più dimenticati, che lavorò sempre a basso budget – che intaglia le figure dei suoi personaggi in sfondi brumosi, piovosi, bui. Questo film mi ha molto ricordato Un angelo è caduto, pellicola coeva di Preminger, a partire dall’ambientazione iniziale in un diner. Tutto fila liscio in questa storia di casuale deviazione di un uomo qualunque, sono quelle storie in cui le recitazioni stereotipate dei protagonisti, l’uso delle luci, le dissolvenze geometriche rappresentano quasi un ingrediente irrinunciabile; non si può, non si deve scardinare i canoni perchè il noir è questo, prendere o lasciare.
Bravo ed efficace Tom Neal, ma Ann Savage è – nomen omen – selvaticamente perfetta.

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2 Agosto 2012 in Detour

La leggenda dice che Ulmer abbia ispirato nientemeno che Truffaut per Jules et Jim grazie ad un tragico western, The Naked Dawn.
La vita e la carriera di questo esule europeo farebbero brillare gli occhi di Ed Wood (diresse in un’unica pellicola, per la Universal, Bela Lugosi e Boris Karloff) e Quentin Tarantino: i suoi maggiori successi commerciali furono pellicole girate per le minoranze etniche. Realizzò film per i navajos, i messicani, gli yddish: veri b-movies girati in brevissimo tempo a budget estremamente ridotti.

Anche Detour sembra girato con pochi mezzi e tempi risicati. Inoltre, si basa su una storia elementare dalle soluzioni altrettanto sempliciotte.
Eppure, ha un suo fascino, dovuto -forse- proprio ai suoi difetti ed alla sua ingenuità narrativa.
Un hard-boiled dimenticato (ma non indimenticabile).

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