22 Agosto 2011
RIvedendolo e risentendolo soprattutto, mi sono reso conto che più che una sceneggiatura, Peter Haneke ha scritto una poesia. Versi a cui Wenders ha fatto corrispondere immagini. Immagini che Henri Alekan ha caricato di un bianco e nero favoloso.
Berlino si rivede attraverso la storia, attraverso il tempo, attraverso la gente, attraverso le emozioni di due angeli, impotenti di fronte al male ed al bene, ma liberi di scegliere il loro destino.
Peter Falk è molto più del tenente Colombo.
A Hollywood non hanno resistito all’idea di farne un remake moderno, stucchevolmente strappalacrime (“The City of Angels”).
Recensione da Oscar (7)
Il mio prossimo Wenders. Sei decisamente incoraggiante 🙂
Devo dire che mi ha stupito sul serio! E’ uno di quei film che ammiri e non guardi soltanto 😉