5 Recensioni su

Il cielo sopra Berlino

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Trance wendersiana / 19 Novembre 2014 in Il cielo sopra Berlino

Per le strade di Berlino vagano gli angeli come fantasmi, laconiche e imperturbabili presenze; stanchi di “vivere spiritualmente”, non nascondono la loro nostalgia delle passioni come delle piccole banali cose della vita quotidiana.
Poesia che scorre in un disarmonico flusso di pensieri, il bianco e nero ricercato e l’ampio uso dei silenzi, la malinconia che avvolge morbida ma tenace nelle sue spire. L’incantatore Wenders spadroneggia nella nicchia preziosa e difficile di questo cinema formalmente statico, eppure così penetrante. Mentre altri cineasti della sua scuola risultano alla fine leziosi e di maniera (chiedo perdono ai suoi fans, ma tra questi annovero Jarmusch), Wim Wenders riesce a imbambolarmi a tal punto da riuscire a convertire uno sbadiglio sonoro in un sospiro di arrendevole ammirazione.
C’è quel tocco leggero, che sa di spontaneo, che rende magica ogni cosa, ogni frase e ogni immagine. Un po’ felliniano forse, un po’ underground ma in fondo così tipicamente wendersiano da inghiottire ogni suo debito di forma.

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Un Inno all’Umanità / 16 Agosto 2014 in Il cielo sopra Berlino

Mi aspettavo un pò di più di “azione”, ma per il resto è un inno all’umanità, un invito a godersi anche le minime cose e sensazioni a cui abbiamo accesso.

31 Gennaio 2012 in Il cielo sopra Berlino

Tanta è stata l’attesa di vedere questo film che per molto tempo avevo ma non ho mai avuto il tempo per vederlo che una volta visto sono rimasto un po’ deluso.
Non sapendo assolutamente la trama e odiando particolarmente film con angeli e spiriti (li trovo inutili e noiosi… esce qui il mio totale ateismo che mi condiziona, non lo nego) Il Cielo Sopra Berlino è molto poetico e mistico. Anche se per certi versi risulta anche un po’ troppo dispersivo quando per lunghi tratti riacconta storie di passanti (un po’ lunga come scena…) il film alla fine rimane piacevole. Trovo eccessivo l’esaltazione che ho più volte sentito ma non posso dire di certo che sia brutto.
Forse l’aspettativa mi ha condizionato.
Il remake me lo evito…

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6 Gennaio 2012 in Il cielo sopra Berlino

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

È poetico, profondo, tutto quello che vi pare, ma sono stato deluso. Credo che il problema nasca dal fatto che — da quello che ho letto su wikipedia — il film è stato girato senza un’idea specifica su cui fare affidamento. Non è possibile che un’ora e mezza di film contenga tanti spezzoni di persone a cui gli angeli fanno da angeli custodi e poi solo nell’ultima mezz’ora avvenga qualcosa di rilevante — tra l’altro chiudendo il film con “to be continued”: non sarebbe stato più sensato ridurre il film di mezz’ora e andare subito al succo?
Mi sembra di aver visto un film girato e recitato superbamente, ma in cui per la maggior parte del tempo nessuno sapeva dove si voleva andare a parare.
In più: che ci fa Peter Falk/il tenente Colombo nei panni di se stesso? Non so gli altri spettatori, ma di questo film ricorderò la storia tra l’angelo e la ragazza del circo, la scena del suicidio e la confessione di Peter Falk, ex-angelo caduto (wtf?).

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22 Agosto 2011 in Il cielo sopra Berlino

RIvedendolo e risentendolo soprattutto, mi sono reso conto che più che una sceneggiatura, Peter Haneke ha scritto una poesia. Versi a cui Wenders ha fatto corrispondere immagini. Immagini che Henri Alekan ha caricato di un bianco e nero favoloso.
Berlino si rivede attraverso la storia, attraverso il tempo, attraverso la gente, attraverso le emozioni di due angeli, impotenti di fronte al male ed al bene, ma liberi di scegliere il loro destino.
Peter Falk è molto più del tenente Colombo.
A Hollywood non hanno resistito all’idea di farne un remake moderno, stucchevolmente strappalacrime (“The City of Angels”).

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