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Il Golem - Come venne al mondo

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20 Marzo 2014 in Il Golem - Come venne al mondo

Siamo agli albori della fantascienza con questo film muto del 1920, diretto da Carl Boese e Paul Wegener (che scrisse anche la sceneggiatura e interpretò il ruolo del Golem, l’uomo d’argilla le cui movenze tanto ispirarono il personaggio cinematografico di Frankenstein, nelle sue varie versioni).
Il film rappresenta il prequel de “Il Golem”, girato nel 1915 e la cui pellicola andò perduta.
I temi dell’antisemitismo, della commistione tra religione e riti magici, dell’ambizione creazionista dell’uomo (come in Frankenstein) si susseguono nei quasi 90 minuti di durata della pellicola.
Memorabile la scena in cui il Golem si reca goffamente a fare la spesa, nell’inquietudine generale, presentando la lista ai droghieri.
Francamente ammirabili, nonostante sia passato quasi un secolo, le scenografie gotiche di Hans Poelzig e gli effetti speciali, sicuramente all’avanguardia per l’epoca (suggestiva soprattutto la scena in cui il Golem prende vita).
Musiche sempre adatte accompagnano le scene.
Cartelli che si soffermano un po’ troppo a lungo.
L’ottima espressività degli attori del muto, sapientemente esagerata per compensare l’assenza dei dialoghi, forse una delle poche cose che con il tempo nel cinema è andata peggiorando, diventando l’eccezione anziché la regola.

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17 Marzo 2013 in Il Golem - Come venne al mondo

Der Golem
Il Golem -come venne al mondo- è un film tedesco, un horror muto del 1915.

Siamo a Praga, in un periodo imprecisato. I protagonisti della pellicola sono i membri della comunità ebraica, una comunità timorata da Dio.
Il Dio dell’Antico Testamento, un Dio abbastanza vendicativo mica il Dio padre del Nuovo.
Si prega e si scrutano le stelle poiché tremendi pericoli potrebbero avvenire ed infatti così accade.
Viene proclamato un editto contro i Giudei:
non possiamo sopportare i piagnistei popolari, le lagnanze e lamentele ebraiche che sdeganano le sante cerimonie cristiane. Inoltre essi praticano magia neraciò ci preoccuapa. L’Imperatore dichiarara quindi che entro la finedel mese tutti i giudei debbano andarsene dal territorio.
Così si legge in un manifesto, questo viene fatto circolare nel ghetto. Fortunatamente Venere entra nella constellazione della Bilancia, è il momento propizio per portare in vita il Golem.
Il Golem è l’ultima nonché unica risorsa per salvarli, egli è un prodotto dell’uomo, un ammasso di argilla
modellato in un sotterraneo, una gigantesca figura forte come un toro ma obbediente come il migliore dei servi. Ma come portarlo in vita ? Attraverso una formula magica. I preparativi per la sua “nascita” hanno a che fare con l’esoterico: spunta dal nulla un cerchio di fumo e di fuoco(effetti speciali notevoli e non scherzo), viene mossa nell’aria una stella a cinque punte, non quella di Davide, compare dall’oscurità una faccia demoniaca.. la musica fomenta e rende epico il momento. Mentre troviamo il rabbino intento nel processo, il suo assistente non regge al tutto e sviene.
Nel petto il Golem ha una cavità, qui viene inserito un bigliettino con una scritta: Aemac( se non erro).
Seguono gli attimi in cui prende vita.
Cambia la musica diventa piano piano più dolce ed accompagna ogni passo lento della nostra giovane creatura. I nostri sono soddisfatti egli è forte, è obbediente ma è profondamente solo.
Tutti lo guardano con sospetto, hanno paura, gli stanno lontani e al solo suo avvicinarsi la gente fugge e lo addita. Quando le persone sono spaventate non riconoscono chi è dalla loro.
Emblematica è la scena in cui vediamo il gigante buono con una lista degli articoli che servono al Rabbino, non potendo parlare le liste del padrone sono l’unico modo per un contatto quasi umano con il prossimo. Belli i personaggi, ancora non abbiamo la figura stereotipata dell’ebreo tipica dei film fatti sotto la Germana Nazista, in particolare quella del Rabbino una figura patriarcale nonché chiave all’interno della comunità ma la comunità, paradossalmente, non viene salvata dal Golem (in un certo senso si ma non totalmente) poiché è il rabbino e quelle che sono le sue doti magiche. Tanto che l’Imperatore lo chiama a corte assieme al suo “mostro buono” e la comunità è salva grazie alla sua abilità. L’imperatore dichiara nullo il decreto intanto però la bella figlia del nostro prode si è concessa al messaggero che affisse a suo tempo l’editto.
L’assistente del Rabbino capisce la situazione e se da un lato ora a nessuno più serve il Golem, poiché l’obiettivo è stato compiuto, dall’altro questa serpe di assistente porta il Golem a una lotta nella torre contro il messaggero che viene scaraventato a terra. Da questo momento il Golem, per gelosia, amore per la ragazza, attrazione, darà semplicemente di matto prima dando fuoco al palazzo poi sembra quasi che l’intero paese bruci.
Cosa o chi può fermare tutto ciò ?

Note del Don.
I Rabbini non hanno doti magiche, in caso se avete dubbi lo chiedo a un paio di amici di religione ebraica che conosco all’università.
DonMax

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