15 Gennaio 2013
Il primo lungometraggio di Jeunet ( ma in coppia con Caro) è un gioiellino che contiene al suo interno tutti gli stilemi del regista. In sostanza è una favola dark, in un tempo imprecisato, infarcita di elementi buffi e surreali, e di trovate scenografiche di grande effetto. E’ già presente la tipica fotografia gialla e l’attore feticcio Dominique Pinon ( è davvero in ogni film di Jeunet), splendido, solamente per quella faccia arcigna. Ci sono una paio di scene memorabili: i tentativi di suicidio di una dei protagonisti e l’amplesso a ritmo di altri due personaggi.
Veramente meritevole.
Recensione da Oscar
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