Delicatessen

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Delicatessen

I tempi duri hanno portato Louison, artista disoccupato, in un fatiscente palazzo dove a detta di un annuncio letto sul giornale avrebbe trovato lavoro come tuttofare e il padrone di casa, il macellaio Clapet, malgrado sembri molto deluso dal suo aspetto gracile, decide di assumerlo; con il tempo Louison riesce ad accattivarsi le simpatie di tutti gli stralunati abitanti del condominio, soprattutto quella della dolce Julie, la figlia del macellaio, che sembra avere un debole per lui: ma allora perché proprio lei sembra volere ardentemente che lui se ne vada?
laschizzacervelli ha scritto questa trama

Titolo Originale: Delicatessen
Attori principali: Dominique Pinon, Marie-Laure Dougnac, Jean-Claude Dreyfus, Karin Viard, Ticky Holgado, Pascal Benezech, Edith Ker, Rufus, Jacques Mathou, Chick Ortega, Jean-François Perrier, Silvie Laguna, Howard Vernon, Dominique Zardi, Anne-Marie Pisani, Maurice Lamy, Patrick Paroux, Marc Caro, Eric Averlant, Dominique Betenfeld, Jean-Luc Caron, Bernard Flavien, David Defever, Raymond Forestier, Robert Baud, Sylvain Plaine, Anthony Backman, Nikky Smedley, Mostra tutti

Regia: Jean-Pierre JeunetMarc Caro
Sceneggiatura/Autore: Gilles Adrien, Jean-Pierre Jeunet, Marc Caro
Colonna sonora: Carlos D'Alessio
Fotografia: Darius Khondji
Costumi: Valérie Pozzo di Borgo
Produttore: Claudie Ossard
Produzione: Francia
Genere: Drammatico, Commedia
Durata: 99 minuti

Dove vedere in streaming Delicatessen

11 Giugno 2014 in Delicatessen

L’opera prima di Jean Pierre Jeunet (qui insieme a Marc Caro), non mi convince del tutto.
È condita di originalità che però non sfociano mai nella genialità (forse l’unica scena davvero geniale è quella dell’amplesso del macellaio).
È esteticamente interessante ma alla lunga monotona.
È grottesca con gusto (è delicatamente grottesca, mi verrebbe da dire), ma svanito l’effetto idea non resta granchè.
L’antiutopica Parigi del futuro, dove regna la gourmandise, i trogloditi vegetariani che vivono nei sotterranei: idee originali sulla carta ma non altrettanto efficaci in video.
Per fortuna Jeunet si rifarà con Amelie: nel resoconto delle vicende della eterna sognatrice, il peculiare stile che embrionalmente si può assaggiare in questa pellicola troverà il suo perfetto adattamento.

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Gran Film / 16 Settembre 2013 in Delicatessen

Film assurdo e geniale.

15 Gennaio 2013 in Delicatessen

Il primo lungometraggio di Jeunet ( ma in coppia con Caro) è un gioiellino che contiene al suo interno tutti gli stilemi del regista. In sostanza è una favola dark, in un tempo imprecisato, infarcita di elementi buffi e surreali, e di trovate scenografiche di grande effetto. E’ già presente la tipica fotografia gialla e l’attore feticcio Dominique Pinon ( è davvero in ogni film di Jeunet), splendido, solamente per quella faccia arcigna. Ci sono una paio di scene memorabili: i tentativi di suicidio di una dei protagonisti e l’amplesso a ritmo di altri due personaggi.
Veramente meritevole.

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Carne,amore e musica. / 10 Agosto 2012 in Delicatessen

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Un mix di elementi fantastici che accorpati danno un film ricco e davvero piacevole.
Non è immediatamente chiaro ciò che la trama vuole svelare, eppure il regista ,attraverso immagini ed azione, porta lo spettatore a scoprire “il fatto strano” del film in maniera semplice e quasi raffinata : cannibalismo.
Mi piace molto il modo in cui è stata caratterizzata ogni famiglia ed in particolare alcuni personaggi, da Aurore (quella che mi ha colpita di più) perseguitata da voci per lei immaginarie , che ogni volta trova un metodo nuovo per suicidarsi e che..ogni volta la scampa ; a Clapet che nel suo essere rude e crudele riconosce come la cattiveria sia negativa e non sempre possa essere perdonata.
L’azione si mescola alla faccenda amorosa,tra il nuovo arrivato e la figlia del macellaio c’è da subito tenerezza.
Quest’ultima sembra proprio essere sospinta dalla musica, elemento che va ad accomunare ed accompagnare.
Sono svariate le scene in cui il ritmo prende piede ed azioni completamente diverse sembrano riconoscersi in un momento unico di improvvisa ed apparente pace.
Il titolo rende bene idea dello stato in cui vi troverete alla fine della visione : delicatezza.

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