Harry a pezzi

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Harry a pezzi

Harry Block è un famoso scrittore, un vero e proprio mago delle parole, al punto che la sua vecchia università -dalla quale decenni prima venne espulso- lo convoca per conferirgli un'onorificenza; il problema è che non riesce a trovare nessuno che lo accompagni, nonostante abbia tre ex-mogli, un figlio, una sorella con relativo marito e una fidanzata che lo ha appena mollato: come mai? Perché Harry ha sistematicamente raccontato ogni singolo episodio della sua vita nei suoi libri trasformando in personaggi praticamente tutti i suoi parenti e amici, che non sembrano entusiasti dell'improvvisa notorietà...
laschizzacervelli ha scritto questa trama

Titolo Originale: Deconstructing Harry
Attori principali: Caroline Aaron, Woody Allen, Kirstie Alley, Bob Balaban, Richard Benjamin, Eric Bogosian, Billy Crystal, Judy Davis, Hazelle Goodman, Mariel Hemingway, Amy Irving, Julie Kavner, Eric Lloyd, Julia Louis-Dreyfus, Tobey Maguire, Demi Moore, Elisabeth Shue, Stanley Tucci, Robin Williams, Hy Anzell, Scotty Bloch, Philip Bosco, Robert Harper, Shifra Lerer, Gene Saks, Stephanie Roth Haberle, Dan Frazer, Joel Leffert, Lynn Cohen, Joe Buck, Jane Hoffman, Annette Arnold, Frederick Rolf, Elisabeth Kieselstein-Cord, Lortensia Hayes, Alicia Meer, Victoria Hale, Irving Metzman, Sunny Chae, Ralph Pope, Tony Darrow, Jonathan LaPaglia, Jeff Mazzola, Timothy Jerome, Peter Castellotti, Judy Bauerlein, Joseph P. Reidy, Phyllis Burdoe, Barbara Hollander, Adam Rose, David S. Howard, Amanda Barudin, Juliet Gelfman-Randazzo, Floyd Resnick, Brian McConnachie, Peter Jacobson, Tracey Lynne Miller, Jennifer Garner, Irwin Charone, John Doumanian, Alexa Aronson, Kenneth Edelson, Viola Harris, Si Picker, Howard Spiegel, Eugene Troobnick, Ray Aranha, Paul Giamatti, Marvin Chatinover, Daniel Wolf, Waltrudis Buck, Arden Myrin, Daisy Prince, Peter McRobbie, Dan Moran, Ray Garvey, Linda Perri, Tony Sirico, Mostra tutti

Regia: Woody Allen
Sceneggiatura/Autore: Woody Allen
Fotografia: Carlo Di Palma
Costumi: Suzy Benzinger
Produttore: Jean Doumanian, J.E. Beaucaire
Produzione: Usa
Genere: Drammatico, Commedia
Durata: 96 minuti

Dove vedere in streaming Harry a pezzi

24 Ottobre 2013 in Harry a pezzi

Il più freudiano e sboccato dei film di Allen.
C’é un pò di Bergman (nella parodia del “posto delle fragole”) e un pò di Roth (il protagonista sembra un redivivo Portnoy).
La vita di Harry Block, scrittore in analisi, ossessionato dal sesso e dai suoi stessi fallimenti, é un affresco di quotidiana disillusione.
Le solite stilettate all’ebraismo a chiusura di dialoghi religiosi (riecco il Bergman del “posto delle fragole”) in puro stile Allen, forbiti e profondi, mai banali.
Un film che forse non destabilizza, come suggerirebbe il filosofico (e semplicisticamente tradotto) titolo originale, ma che non può non rivelarsi genuinamente sincero.
Qualche battuta gustosissima, che non guasta, e parecchie metafore geniali, come quella dell’uomo costantemente “fuori fuoco”.

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18 Gennaio 2013 in Harry a pezzi

questo è uno di quei film di Woody che mi regala ogni volta che lo guardo sempre nuovi dettagli e particolari. Io lo guardo quando sono nevrotica! stupendo! geniale, ironico e con punte di cinismo d’autore… chi non l’avesse ancora visto..guardatelo assolutamente! più e più volte, non stanca mai!

13 Gennaio 2013 in Harry a pezzi

Una quintessenza delle tematiche alleniane; realtà e racconti del protagonista stesso si mischiano, frammentario nel montaggio, nella storia, nelle immagini, è il miglior Allen dentro il suo periodo più buio.

11 Novembre 2011 in Harry a pezzi

Il miglior Woody Allen che ho visto. Ero convinto che “Match Point” fosse insuperabile e dopo le scarse performance di “Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni” e “Vicky Cristina Barcelona” cominciavo a perdere interesse.
Un film rapido, frammentato come la psiche del suo protagonista (questo ruolo è mirabilmente ritagliato da Allen per Allen con Allen, con tutto l’Allen che c’è), fatto di sequenze ripetute, caratterizzato da un montaggio convulso e frenetico con cui le sequenze della realtà descritta si mescolano con le storie raccontate dal protagonista, che a loro volta sono il modo in cui ci parla di sè, del suo passato, delle sue mogli, dei suoi analisti, delle sue ossessioni.
Bello come un racconto breve, vivido e realistico nel presentare uno scrittore in balia delle sue storie, che trova pace solo nelle sue storie, ha nella sceneggiatura il suo maggior punto di forza. Battute indimenticabili, pronunciate in maniera unica. Si ride perchè si apprezza la profondità della sua comicità ma si osserva anche un aspetto ben più drammatico al di sotto, pirandelliano per tanti versi.
Mi ha ricordato uno degli ultimi film “Basta che funzioni”. Ecco, Allen funziona al meglio in questi contesti.

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