Dear White People

Non ricordavo che la serie tv Dear White People, che, peraltro, non ho ancora visto, fosse tratta da un film. Quando mi sono accorta che detto film era disponibile su Prime Video, mi sono detta: “Perché no? Gli argomenti principali del film (identità culturale, accettazione -di se, degli altri) mi interessano molto: è fatta e, poi, magari, dò un’occhiata anche al telefilm”.
Il film di Justin Siemen, premiato al Sundance 2014, è una satira sulla società americana liberale incarnata dalla doppia presidenza Obama. Ora: le questioni affrontate sono profondamente complesse e io sono certa di non averne neppure scalfito la variegata superficie. Perciò, pur stimolando molto le riflessioni tra me e il mio compagno di divano, penso che Dear White People sia un film stuzzicante e provocatorio, ma difficile (soprattutto, per un pubblico extra-USA). Nonostante che gli argomenti trattati siano grosso modo universali, possiedono peculiarità non astraibili dal contesto statunitense. In maniera più metaforica, ma prosaica e “accessibile”, ne parla Jordan Peele in Get Out e anche lì ritengo che non tutto risulti intelligibile, senza conoscere le contraddizioni del contesto.