Peccato che sia stato poco curato / 25 Ottobre 2016 in Dead Rising: Watchtower

Dead Rising è una nota serie di videogames horror che ti mettono in una situazione di lottare contro migliaia di zombie che invadono i luoghi di contagio del caso. Questo film, ambientato dopo i primi due capitoli, riprende il canovaccio del gioco. Protagonisti questa volta due giornalisti, nella città inventata di East Mission, Oregon, sono testimoni di un nuovo contagio con la creazione di una zona di quarantena. A un certo punto lo Zombrex, medicinale creato per le persone morse da zombi, da assumere ogni giorno per evitare di trasformarsi, sembra non avere più effetto e gli zombi dilagano. Nella confusione, la ragazza si separa dal collega, lei investigherà sulla situazione scoprendo fatti sconvolgenti, lui troverà come alleata una ragazza che sembra immune ai problemi dello Zombrex ed una madre che ha dovuto lasciare la figlia diventata zombie. Generalmente i film tratti dai videogames non sono un granchè, ma questo Dead Rising, rispetto a tanti altri, aveva, almeno sotto certi aspetti, centrato di più il bersaglio: se si parla del lato quasi “comedy” che traspariva nel gioco, con la creazione di armi assurde, uccisioni splatterose e divertenti e violenza, ci siamo. Peccato che il resto sia stato abbastanza lasciato al caso -il film è uscito direttamente in DVD, sono convinto che una produzione con maggiore investimenti avrebbe decisamente giovato-. La trama è abbastanza scontata, forse finale a parte, i personaggi restano poco impressi, e, uccisioni e armi assurde a parte, due ore così non sono il massimo. Peccato davvero, magari faranno un sequel più curato. Se non altro l’attenzione e l’inerenza al gioco era abbastanza rispettata. Una cosa che mi ha divertito molto è stata la presenza di Frank West, protagonista del primo videogame, estremamente cinico e bastardo al telegiornale dove dovrebbe parlare del contagio.

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