L'istruttoria è chiusa: dimentichi (Tante sbarre)
/ 19717.110 votiL'architetto Vanzi finisce in carcere con l'accusa di aver investito e ucciso una persona. Lui sostiene di essere innocente, ma mentre è rinchiuso in prigione deve abituarsi a convivere con gli altri detenuti, tra cui un ergastolano che lo prende in antipatia e che, non avendo niente da perdere, potrebbe ucciderlo in qualunque momento. Il film è tratto da un romanzo di Leros Pittoni, Tante sbarre.
schizoidman ha scritto questa trama
Titolo Originale: L'istruttoria è chiusa: dimentichi
Attori principali: Franco Nero, Georges Wilson, John Steiner, Riccardo Cucciolla, Turi Ferro, Piero Nuti, Patrizia Adiutori, Ferruccio De Ceresa, Luigi Zerbinati, Enzo Andronico, Claudio Nicastro, Corrado Solari, Damiano Damiani, Antonio Casale, Daniele Dublino, Renata Zamengo, Cristina Peruzzi, Vincenzo Basile, Gianpiero Bettega, Ennio Colaianni, Ricciardetto Desimone, Vittoriano Petrilli, Simone Santo, Daniele Tedeschi, Mostra tutti
Regia: Damiano Damiani
Sceneggiatura/Autore: Massimo De Rita, Damiano Damiani, Dino Maiuri
Colonna sonora: Ennio Morricone, Walter Branchi
Fotografia: Claudio Ragona
Costumi: Marilù Carteny
Produttore: Mario Cecchi Gori
Produzione: Italia
Genere: Drammatico
Durata: 106 minuti
Dove vedere in streaming L'istruttoria è chiusa: dimentichi (Tante sbarre)
Film, ingiustamente dimenticato, amaro e a tratti durissimo sulla realtà carceraria italiana: realista e senza luce, si apre e si chiude senza lasciare speranze allo spettatore (catarsi completamente annullata). Il finale aperto, per quanto mi riguarda, ha forse l’unica “pecca” di piombare eccessivamente secco e con un tono troppo “scanzonato” nel commento musicale. Grandi interpretazioni di Franco Nero e Riccardo Cucciolla.
Assolutamente da riscoprire!
Dal booklet del DVD: «La sfortunata circostanza che porta in galera un uomo al di sopra di ogni sospetto è lo spunto di partenza di questo film battagliero sul tema della corruzione della società italiana, sulle contraddizioni della giustizia, sulla disumanità e sui soprusi che si consumano all’interno del mondo carcerario. Un film esplicitamente politico che trasporta lo spettatore all’interno del tunnel dell’incubo penitenziario dove è svanita la certezza del diritto».
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