Recensione su L'ora più buia

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L'ora più buia
Regia:

Il voto sarebbe un 7.5 / 3 Dicembre 2018 in L'ora più buia

Splendido ritratto storico di Winston Churchill.
Siamo nel 1940, il premier britannico Chamberlain è costretto a rassegnare le dimissioni; come suo sostituto viene scelto, anche se un po’ a malincuore dal suo partito, Winston Churchill. Churchill è determinato a combattere i nazisti, mentre il suo partito spinge per trovare un accordo di pace con Hitler tramite Mussolini.
Un ottimo e irriconoscibile Gary Oldman interpreta Churchill, che oltre al problema della guerra in corso deve affrontare anche l’ostracismo del suo partito e anche l’iniziale diffidenza del Re Giorgio VI (Ben Mendelsohn). Attraverso la segretaria Elizabeth Laytno (Lily James) si da anche uno sguardo meno politico ma più popolano alla vicenda; splendida la scena di Churchill in metropolitana in mezzo alla gente “comune”.
Prima parte con Churchill e i problemi che deve affrontare mentre nella seconda ci si sofferma sul problema di Dunkerque (affrontato da Nolan in “Dunkirk”) dove si deve evacuare l’esercito britannico dalla località francese assediata (e insidiata) dai nazisti.
Il privato di Churchill viene quasi lasciato da parte anche se non troppo trascurato, con la moglie Clementine (Kristin Scott Thomas) che lo spalleggia e ci si sofferma anche su qualche momento intimo tra i due.
Un ottimo film storico che non annoia.

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