Recensione su Dancer in the Dark

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Recidiva / 28 Ottobre 2012 in Dancer in the Dark

È sempre la stessa storia, per me. “Non vedrò mai più un film di Von Trier, mai più, più più! Lo so che poi mi fa stare male!”. E invece puntualmente ci ricasco. Perché adoro le sue storie, che sbattono impietosamente in faccia tutta la bruttura e, allo stesso tempo, la bellezza che ci circonda in questo mondo. La bruttura dell’amicizia tradita, della giustizia sommaria, del pregiudizio, dell’egoismo, della pena di morte; la bellezza di un’anima candida, dell’amore sconfinato di una madre per il figlio, del sacrificio, della musica che sorregge e conforta anche nei momenti più cupi della nostra vita. Quando l’ossimoro è così stridente non si può restare inerti.
Una splendida Bjork, che si dimostra anche un’ottima attrice.
Quanto tempo riuscirò a resistere senza guardare un’altra pellicola di questo regista malsano e geniale?

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