Recensione su Bittersweet life

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Lo specchio convesso di un’avida realtà. / 13 Marzo 2015 in Bittersweet life

Tendenzialmente, questa pellicola di Kim Jee-woon ( Two Sisters, Il Buono Il Matto Il Cattivo ) si può definire come l’ennesimo rinforzo sull’orlo di un abito di vendetta, che i Sudcoreani, come abili sarti, sanno ben confezionare. Infatti, rispetto ai cineasti occidentali, un tema così approfondito, e ormai sviscerato, viene sempre affrontato con un piglio differente, e questo noir intenso e raffinato ne è la prova.
Dalla pregevole fotografia, apparente e manierata bellezza che ritrae la violenza decontestualizzandola, rapportandola ai lustri e alle forme patinate degli ambienti che la circondano; alla sofisticata sceneggiatura che cura l’artificiosità del dettaglio, non declinando in facili romanticismi, magnetiche scappatoie per più banali rappresentazioni.
L’appressamento filosofico, poi, al tema, quale può esserlo quello di una vita sublimata nel sogno, le differenti percezioni oniriche che ne conseguono, lo consegnano ad un tempo orfano di aspirazioni e desideri, lucidi deliri che ne ricamano le avvilenti realtà.

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