Premi / 28 Febbraio 2013 in Curfew

Sembrava una giornata come tante, solita routine, solito inutile tentativo di suicidio. Sarà il destino, sarà la sfortuna, ma ogni volta che ci provo succede sempre qualcosa.
Non la sentivo da una vita, proprio adesso doveva alzare la cornetta e chiamare? Avrei potuto mandarla a quel paese, ma è difficile parlare in momenti simili, non potevo fare altro che ingoiare la mia angoscia.
E poi la vidi, uno scricciolo da quattro soldi, uno gnomo, intabarrata in un giaccone troppo grande, pareva una bambola. Una bambola saccente, però. Sempre a contraddire, a dare lezioni. Una vera sputasentenze. Se possibile, mi faceva sentire ancor di più un verme.
Per le tematiche (la classica tragicommedia) e per il finale un po’ consolatorio sembrerebbe un corto da Sundance. Ha vinto, però, l’Oscar e una infinità di altri premi in giro per il mondo.
Un corto ben fatto, sicuramente.

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