Recensione su Crudelia

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Biancaneve travestita da Crudelia De Mon / 8 Giugno 2021 in Crudelia

Zero aspettative su questo film, l’idea di partenza mi è sembrata in tutto e per tutto un’operazione commerciale alla Maleficient, per non parlare del fatto che dopo Glenn Close in tutta la sua magnificenza, non credevo possibile che un’altra attrice potesse interpretare Cruella De Vil.
Eppure mi sono dovuta ricredere. Inizio folgorante per questa pellicola, molto simile lo stilema narrativo della Regina degli Scacchi, la bambina geniale e incompresa, la solitudine, l’amica di colore, i capelli rossi, le somiglianze sono molte. Devo dire che il difetto maggiore è la lunghezza e qualche scivolone di ritmo. Però ho adorato le musiche e lo spirito Punk di Tonya (si tratta infatti dello stesso regista) è presente nella recitazione di Emma Stone, che in fondo è sempre stata un po’ punk (in The Help era una ribelle, così come in Birdman). La scelta intelligente è stata però accantonare le maschere dell’icona di Crudelia De Mon, per riscrivere il personaggio attraverso altre storie, prima tra tutte Biancaneve. Il personaggio di Crudelia stesso viene scisso in una Cruella protagonista, che da sfogo a una parte oscura di sè, certamente presente, ma che è stata educata, è stata in qualche modo salvata da sè stessa, pur mantenendo un atteggiamento sempre un po’ al limite; la Baronessa, la Crudelia di Glenn Close, interpretata da un meravigliosa Emma Thompson. La vera faccia di Estella, è Cruella, Estella è il modo che ha per mascherarla, ed Estella è debole, e si lascia mettere i piedi in testa da chinque, laddove invece Cruella è spietata, e arriva a diventare come l’estremo che cerca di contrastare. Ho trovato molto interessante la rilettura di Biancaneve, la centralità del rapporto madre- figlia, del concetto di successo, della crudeltà che richiede, perchè si tratta di un ambiente competitivo. La cattiva stereotipata del cartone animato era meravigliosa, iconica, ma con l’andare degli anni è semplicemente già vista al cinema negli adattamenti con Glenn Close. Non capisco sinceramente la critica di chi si aspettava che Crudelia sarebbe stata il villain della storia, avrebbe creato semplicemente una copia carbone del film di Glenn Close. Invece hanno scelto di riscrivere la storia con un personaggio che non è del tutto buono, ma neanche crudele, ma che si diverte a giocare con la propria icona. E’ interessante anche dal punto di vista educativo, il comportamento che Cruella ha, talvolta estremo, la porta nella direzione della Baronessa, è interessante perchè il comportamento scorretto è stigmatizzato, pur essendo affidato a un protagonista. Insomma Cruella è una vox media, un essere umano competitivo e ambizioso, un po’ psicolabile, ma indubbiamente geniale. Molto divertente anche la riscrittura dei due scagnozzi, diventati due fratelli adottivi, a cui sono affidate le parti comiche ma che costituiscono anche il cuore del film.

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