5 Recensioni su

Crimini e misfatti

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NOIR E MELO’ / 29 Giugno 2016 in Crimini e misfatti

Non trovo “Crimini e Misfatti” un Capolavoro. Nella filmografia di Woody Allen forse non troverà nessun Capolavoro, ma tanti bellissimi film. E questo è sicuramente uno dei suoi migliori. Le vite parallele di due uomini completamente diversi interpretati dall’eccezionale Landau e dal grande Allen. Un film diviso in due episodi: Uno Estremamente tragico, molto Noir , l’altro con un tocco di ironia , ma entrambi molto romantici. Lo sguardo di Allen quando trova, alla fine, Halley con Lester è semplicemente straordinaria.

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Gran film / 22 Aprile 2016 in Crimini e misfatti

Devo dire di conoscere davvero poco Woody Allen, per un motivo o per l’altro non ho praticamente visto niente di lui. Ho rimediato intanto con questo titolo, che mi è piaciuto veramente molto. Si capisce benissimo il perchè sia un genio. Questo film fonde perfettamente la commedia con la tragedia, le storie dei personaggi che finiscono per intersecarsi in modo davvero ottimo. Un film tra l’altro che lascia molto dell’interpretazione a chi lo guarda, coinvolgendolo ulteriormente. Decisamente consigliato.

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12 Gennaio 2014 in Crimini e misfatti

Uno dei più completi film di Woody Allen e, probabilmente, anche uno dei migliori. La passione del regista newyorkese per il tragico si unisce alla sua ben rodata capacità di commediografo.
La fusione dei due generi diventa occasione per trattare in maniera insolita temi importanti: la dicotomia scienza – fede, quella tra passione e affetti, gli interrogativi etici derivanti da un’azione disdicevole.
Alcune questioni sono soltanto accennate, liquidate in poche battute, ma non per questo trattate superficialmente. Come nel caso del dibattito religioso, nel giorno della Pasqua ebraica, tra il rabbino e la sorella scettica-marxista, rispettivamente padre e zia del protagonista Judah Rosenthal (l’ottimo Martin Landau in una scena che, in partenza, ricorda Bergman).
Forse unica pecca è l’eccessiva caratterizzazione stereotipata dei personaggi, che è tuttavia funzionale al fatto che ciascuno di essi ha un ruolo ben preciso nell’intreccio.
Judah rappresenta l’uomo di successo che lotta con gli scrupoli morali per le situazioni in cui si è cacciato (anche per tentare di uscire da guai peggiori). È il timorato di Dio ad orologeria, ossessionato dai rimorsi ma che col tempo si scopre leggero e rinfrancato nell’aver scampato la rovina, in un modo o nell’altro.
Cliff (Woody) e Lester (Alan Alda), sono due caratteri agli antipodi: il sognatore fallito e l’esuberante uomo di successo, destinato a trionfare nell’amore e nella vita, lasciando al primo soltanto una biliosa quanto esilarante vendetta.
I fratelli di Judah e Lester, pur essendo personaggi minori, sono quelli più importanti per lo sviluppo della sceneggiatura e dei temi trattati, rappresentando rispettivamente il delitto e la fede, proponendo le due antitetiche alternative ad una situazione compromettente.
La commedia come dovrebbe essere, impegnata ma che tuttavia non risparmia momenti di leggerezza, soprattutto grazie al personaggio interpretato da Woody, che regala alcuni dei momenti umoristici più alti della sua carriera (penso alla battuta su Joyce e non solo).
Il Woody migliore, quello da conoscere, quello che ci manca tanto quando ci scontriamo con questi ultimi film della vecchiaia.

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13 Gennaio 2013 in Crimini e misfatti

Due storie, due protagonisti dai percorsi inversi, due generi (tragedia e commedia) che si intrecciano giungendo ad un finale comune; il tutto è immerso di riflessioni su amore, vita, religione e moralità. Uno dei migliori.

25 Marzo 2012 in Crimini e misfatti

Si tratta di un film che azzarda molte riflessioni di tipo teosofico: il rapporto tra l’uomo e la coscienza, tra l’uomo e la morale, tra l’uomo e Dio.
Tutte le questioni sono declinate in due maniere differenti: da una parte, Landau, dall’altra Allen, e i registri narrativi si alternano di volta in volta.
Tra le vie parallele percorse, resta qualche bandolo trattato con eccessiva superficialità, per cui, pur avendolo trovato gradevole, non ritengo il film pienamente espresso.

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