Crash. Rido solo a nominarlo.
Dopo averlo visto svariate volte, continuo a chiedermi “perché?”, ma quando si tratta di Cronenberg è una domanda più che plausibile.
Il romanzo di Ballard, a cui si è ispirato il film, non l’ho mai letto, ma credo che a breve lo leggerò. Cinematograficamente è assurdo e interessante, quindi mi chiedo se su carta sia la stessa cosa. C’è pure da dire che io adoro questo genere di cose, un po’ stravaganti, un po’ surreali, un po’ perverse.
Il film non era entusiasmante e non lo trovo paragonabile ad altri capolavori di Cronenberg (Inseparabili, Il pasto nudo, existenz, a History of Violence, La promessa dell’assassino), ma è un buon film, comunque, molto carino e quasi unico nel suo genere.
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