Recensione su Cose dell'altro mondo

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La sagra dei luoghi comuni / 29 Dicembre 2012 in Cose dell'altro mondo

Cosa accadrebbe se una mattina ci svegliassimo e tutti gli extracomunitari sparissero nel nulla? Apocalypse now! L’impresario del nord-est Golfetto, con dipendenti extracomunitari nella sua fabbrica e in casa, la figlia che aspetta un figlio da un’africano e un poliziotto con madre malata di Alzheimer (e con badante dell’est) vengono travolti dalla “sparizione” improvvisa, costretti ad affrontare difficoltà, prima risolte dai loro odiati/amati extracomunitari.

Le premesse per questa pellicola sono molto buone, ma lo sviluppo risulta essere poco convincente, creando dei personaggi che sono macchiette di loro stessi, con accenti veneti improbabili e ideologie che, per quanto simili alla realtà, hanno un accento comico scadente. Più che un film sembra un manifesto politico che oscilla tra Gentilini (tanto per rimanere in tema con l’ambientazione) e Borghezio, e qualsiasi altro nome dell ben nota Lega Nord. E la domanda sorge spontanea: che la produzione abbia ricevuto “certi” finanziamenti?

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