Recensione su Corro da te

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TERRIBILE / 31 Luglio 2022 in Corro da te

Un concentrato di abilismo, un film che offre una visione distorta, stereotipata e svilente della disabilità.
“Noi e loro non siamo uguali, non lo siamo più”, dice la protagonista, che ha perso l’uso delle gambe a causa di un incidente… e lo saremo sempre, diversi, se non iniziamo a considerare i “disabili” prima di tutto “persone” e, solo in secondo battuta, “con disabilità”.
“Per una donna come lei” – continua la protagonista rivolgendosi ad una donna “normodotata” – “l’ottimismo è pensare che l’amore duri, per me che arrivi”… Come se una persona che convive con una disabilità non debba neanche poter immaginare di poter avere l’amore e, se proprio capita di incontrare un reietto che, come ovvio, si converte alla serietà, è solo perchè sei strafiga come Miriam Leone. Ma per piacere…

P.s. Una recensione più accurata della mia e più circostanziata sull’abilismo intereriorizzato la trovate in questo articolo di Marina Cuollo, scrittrice, content creator, si occupa di rappresentazione, discriminazioni e pregiudizi legati al mondo della disabilità fisica.
https://www.vanityfair.it/article/area-marina-sulla-narrazione-della-disabilita-nel-cinema-bisogna-far-di-piu

4 commenti

  1. Sveva / 5 Agosto 2022

    Ma smettila tu, se scrivi questo non hai assolutamente compreso il senso del film che non vuole insegnare nulla ma solo mostrare alcune delle tantissime sfumature dell’essere disabile. Ho un’amica disabile ed ha amato molto questo film. Prima di parlare accendi il cervello, grazie

  2. Contessa / 5 Agosto 2022

    Smetterla?! Io SONO una persona CON disabilità e, se permetti, ho una cognizione forse appena migliore della tua di cosa possa essere la disabilità, l’abilismo… e di come le persone che vivono quotidianamente con un handicap vogliano essere rappresentati… Quindi, prima di parlare o scrivere perchè “ho un’amica disabile”, accertati che IL TUO cervello sia in modalità ON!

  3. Sveva / 8 Agosto 2022

    Quindi ci sono disabili migliori di altri? La mia amica, qui accanto a me, ringrazia la tua idiozia ed io faccio altrettanto e comunque complimenti per la tua umiltà. Umberto Eco aveva davvero ragione: internet ha dato voce a branchi di persone che prima grazie a Dio non ascoltava nessuno e poi, per sfortuna, hanno avuto un pulpito.
    Continua pure se ti fa piacere, noi andiamo a vederci un altro film e a prendere la vita non come un castigo ma un dono e preghiamo affinché altri film del genere vengano prodotti ma soprattutto compresi (e seguendo il tuo ragionamento a questo punto sì, decisamente la mia amica disabile è migliore di te). E ora sproloquia pure qui sotto quanto ti pare, enjoy ?

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