Recensione su Corpo celeste

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21 Luglio 2014

Marta dopo esser cresciuta in Svizzera torna nella terra natia, in un paese della Calabria, ma deve scontarsi con un mondo che non le appartiene.
La religione in quel paese muove la maggior parte della popolazione. E qui si vedono le assurdità, le incoerenze, le tradizioni senza senso, la volontà di non chiedersi il perché e purtroppo lei non riesce a comprendere e capire.
E questo è lo specchio della nostra vita. Non bisogna vivere nel paesello ma basta guardarsi intorno per vedere la falsità della gente.
Molte persone che predicano e sono molto religiose e poi praticano solo i propri interessi, i loro giochetti solo per il loro interesse.
Ho un elenco di tali persone chiamate “finte buone” che hanno la faccia di buoni e poi dietro di massacrano.
Ma è il mondo e Marta questo non lo accetta.
Grande Marta: sei tutti noi!!!
Ad maiora!

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