Recensione su Contagion

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Non parlare con nessuno. Non toccare nessuno! / 8 Novembre 2012 in Contagion

Una misteriosa epidemia mette in ginocchio l’umanità causando un numero di morti in continuo aumento. Ma chi di dovere si metterà subito all’opera per tentate di arginare la catastrofe e trovare una soluzione.

Il tema dei “virus sterminatori” ormai non rientra più fra le novità. Ma Soderbergh, ispirandosi alla febbre suina del 2009, riesce a donare una sfumatura soggettiva a questa tematica trita e ritrita, permettendo al suo film di essere piacevole e scorrere senza intoppi.

Una carrellata di star riempie lo schermo, ognuna con la propria storia; c’è chi vuole salvare la popolazione mondiale o chi semplicemente si limita a proteggere la propria famiglia dal contagio.
Nessun eroe, nessun genio della medicina.. nessun sensazionalismo.
Soderbergh sfrutta il virus per analizzare la psiche umana, senza scadere nel classico catastrofismo tanto amato dagli americani.
Contagion mostra un esame pulito e piuttosto realistico dell’ansia, della disperazione e della tenacia delle persone, in un clima di paura alimentato o deviato dai media, che siano essi pubblici (TV, radio etc) o “privati” (blog personali etc).

Il film è volutamente piatto, non ha né picchi esaltanti né brusche discese verso la noia più profonda. L’angosciante ritmo è sempre lo stesso, solo che si passa da un protagonista all’altro, saltellando qua e là fra le diversissime vite delle persone analizzate.
Contagion coinvolge, ma mai troppo.
E’ un film freddo, fatto di inquadrature scarne e dialoghi essenziali; senza retorica, morale o nauseante sensibilità. Ma ha indubbiamente un certo carattere!

Mi spiace solo che il cast non sia stato sfruttato al meglio delle sue potenzialità e il trailer sia emotivamente fuorviante, ma a parte questo Contagion è un buon film, che meriterebbe di essere visto.

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